Dopo via Curtatone, “il Comune s’impegni per più alberi a Cajello e Cascinetta”
Il consigliere civico Massimo Gnocchi chiede un impegno per arrivare alle compensazioni entro un anno. E cita anche un'idea radicale: trasformare in parco l'area dell'attuale scuola primaria che sarà dismessa

Il bosco di via Curtatone ormai è scomparso, ma Cascinetta e Cajello meritano più alberi.
Ne è convinto il consigliere comunale Massimo Gnocchi, che ora ha presentato una proposta perché il Comune s’impegni a “compensare” la perdita del bosco «con la messa a dimora in città, entro un anno dalla approvazione della presente, di una adeguata aliquota di alberi», partendo appunto dall’area dei due quartieri o a ridosso.
La proposta sarà portata in consiglio comunale, in forma di mozione, vale a dire di una presa di posizione dell’assemblea che poi impegna il sindaco su più punti, tra cui anche appunto l’impegno a ripiantare nuovi alberi (ma ci sono anche altre modalità di “compensare”, dice il testo).
Gnocchi sulla vicenda di via Curtatone ha tenuto una posizione critica su più fronti: critico sul progetto della nuova scuola unica nelle forme in cui è stato definito, il consigliere di Obiettivo Comune Gallarate non ha nascosto anche le sue perplessità sulla mobilitazione del presidio di via Curtatone e sugli obbiettivi reali che si potevano raggiungere, in particolare una radicale conversione del progetto, che era legato a fondi europei vincolati alla proposta presentata dal Comune.
D’altra parte di fronte alla distruzione di «moltissimi alberi dell’area interessata, tra cui anche essenze sane, datate e di pregio (uno dei due cedri dell’Himalaya in dettaglio)» oggi si deve pensare a come attuare effettivamente compensare la perdita di un ettaro e passa di verde composto da alberi d’alto fusto.Oggi – sottolinea Gnocchi nella mozione «non è dato sapere cosa ne sarà delle compensazioni ambientali indicate» nella delibera andata in consiglio comunale a dicembre 2022.
Quel documento prevedeva ovvero di piantumazioni in Besnate e Casorate Sempione per circa 70.000 euro di spesa, «mai espressamente escluse dalla successiva documentazione emersa», mentre «le compensazioni ambientali dovrebbero per giusta logica essere chiare, congrue e soprattutto “gallaratesi”». Si parla in particolare dei quartieri di Cascinetta e Cajello, che comprende anche «parte dell’area dei fontanili bisognosa di cure, per esempio».
L’impegno proposto da Gnocchi è arrivare «entro un anno dalla approvazione della presente» a ripiantumare «una adeguata aliquota di alberi (alcune migliaia di adeguata grandezza almeno)» o riqualificare aree esistenti. Peraltro lo stesso Parco del Ticino aveva auspicato, mettendosi a dispozione, che si intervenisse in territorio di Gallarate.

La proposta che sarà presentata in consiglio comunale chiede inoltre che il tema si affronti in commissione, insieme a «quale destino riservare alla dismettenda scuola elementare di Cajello, per evitare la presenza di edifici abbandonati nel cuore del quartiere dato che a tutt’oggi nulla si sa del suo futuro non essendo appunto ricompresa nel progetto». E mette lì anche un’idea radicale: rendere l’area dell’attuale scuola a ridosso del centro storico di Cajello un parco pubblico.
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