La Giornata internazionale delle riparazioni: sostenibilità e riduzione dei rifiuti tecnologici

L’Italia ha tempo fino al luglio 2026 per adeguarsi alla Normativa Europea. Solo nel 2022 nel Belpaese sono stati generati oltre 5 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici

40 anni di Cellulare (inserita in galleria)

Sabato 19 ottobre, si celebra la “Giornata Internazionale delle Riparazioni”, un’iniziativa globale con più di 1850 eventi previsti in 39 Paesi del mondo, volta a promuovere la cultura della riparazione come strumento efficace per ridurre l’impatto ambientale, prolungare la vita degli oggetti e promuovere la sostenibilità. In Italia, Zero Waste Italy insieme a imprese e associazioni come The Restart Project e alla coalizione Right to Repair Europe, stanno collaborando per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’urgenza di adottare politiche di riparazione strutturate che prevedano anche degli incentivi o bonus, in linea con le Direttive Europee e le esperienze già presenti in altri Paesi come Francia, Austria e Germania che da anni stanno già lavorando su queste tematiche.

Solo nel 2022, in Italia sono stati generati oltre 5 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, una parte consistente dei quali derivava da smartphone e altri dispositivi elettronici di uso quotidiano. Il settore degli smartphone, in particolare, rappresenta una delle sfide più complesse: solo il 15% degli smartphone in Italia viene riparato, mentre il restante viene sostituito o smaltito, contribuendo all’accumulo di rifiuti tecnologici difficili da trattare. Secondo uno studio condotto dal Politecnico di Milano, estendere la vita media degli smartphone di appena un anno potrebbe ridurre la produzione di rifiuti elettronici del 20% entro il 2030. Tuttavia, ostacoli come la difficoltà nel reperire pezzi di ricambio e le pratiche dei produttori che rendono la riparazione complessa, continuano a frenare l’adozione diffusa della riparazione come alternativa sostenibile. Entro luglio 2026, inoltre, l’Unione Europea richiede a tutti gli Stati membri l’implementazione di normative che regolino e incentivino il diritto alla riparazione.

L’Italia, dal canto suo, non può più attendere ed il Legislatore deve regolare (secondo la direttica UE 2024/1799) entro il 31 Luglio 2026 il diritto alla riparazione, con un quadro legislativo che tuteli sia i consumatori sia l’ambiente.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 18 Ottobre 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.