La prevenzione del cancro al seno va a canestro: due giorni di screening gratuito al palazzetto

L'iniziativa per le donne under 40: sabato 12 e sabato 26 due giorni dedicati a visite ed eco mammarie alla Itelyum Arena. Ecco come prenotare un posto

Prevenzione cancro seno con Pallacanestro Varese

Lo scorso anno, per la prima volta in quasi ottant’anni di storia, la Pallacanestro Varese giocò una partita con una divisa rosa (foto in basso). Non fu né una pazzia né un lavaggio sbagliato ma una scelta precisa: la società optò per quella maglia per sottolineare l’importanza della prevenzione nell’ambito del tumore al seno.

Una malattia che ogni anno colpisce quasi 60mila donne in Italia ma che, proprio grazie alle azioni preventive e alla diagnosi precoce ha un tasso di guarigione del 95%. Quest’anno la maglia della Openjobmetis resterà biancorossa, ma le azioni messe in atto dalla società a favore della prevenzione restano molto importanti.

Nelle giornate di sabato 12 e sabato 26 ottobre (tra le 15 e le 18,30), il palasport di Masnago – Itelyum Arena – ospiterà due giornate di screening gratuito per le giovani donne al di sotto dei 40 anni grazie a una rete che coinvolge, oltre alla Pallacanestro, una serie di realtà del territorio. L’iniziativa è infatti promossa dalla ASST Sette Laghi, da ATS Insubria e dalla Breast Unit attiva all’ospedale di Circolo in collaborazione con il terzo settore (l’associazione CAOS) e con il centro medico SME che metterà a disposizione i macchinari necessari allo screening. Per accedere allo screening è necessario prenotare chiamando il numero di CAOS – 389-5542305 – dalle 16,30 alle 20 fino a esaurimento posti.

«Per noi sanitari questi appuntamenti sul territorio sono importanti per incontrare le donne e parlare loro “dell’arma” della prevenzione – spiega la dottoressa Francesca Rovera, direttrice della Breast Unit – La scelta di rivolgerci alle under 40 è precisa: il programma di screening di ATS inizia sopra i 45 anni e per questo è necessario monitorare anche la fascia di età più bassa dove purtroppo negli ultimi anni si riscontra un aumento dei tumori alla mammella. Parlare di tumore è importante: un tempo questa parola era bandita; citarla apertamente però aiuta a capire l’importanza della prevenzione».

Openjobmetis Varese - Bertram Tortona
Gabe Brown in maglia Openjobmetis “rosa”

Uno sport di squadra quale è la pallacanestro riflette le proprie dinamiche anche all’interno dell’intervento medico. Lo spiega la stessa Rovera («Il nostro team lavora di squadra per battere la malattia») ma lo dicono in maniera più ampia anche il direttore generale di ATS Insubria, dottor Salvatore Gioia, e Adele Patrini dell’associazione CAOS.

«Tutti noi facciamo squadra in questo campo: i nostri enti, le associazioni, una società come la Pallacanestro Varese con uno scopo: promuovere la prevenzione come strumento primario anche per rendere sostenibile il nostro sistema. Io credo che prevenire le malattie sia un dovere civico: pensiamo anche alla campagna antinfluenzale: ci permette di far calare del 35% l’accesso ai pronto soccorso ospedalieri».

Patrini tocca invece il tema più ampio del territorio: «Con queste iniziative vogliamo restituire al territorio quello che il territori ci ha dato. Prevenire significa passare dal destino alla scelta: la prevenzione è un fatto culturale prima ancora che medico. Prima la portiamo al di fuori dagli ospedali, prima centriamo l’obiettivo. Il dato del 95% di guarigione si può ancora migliorare a patto che la diagnosi sia sempre più precoce e le donne vengano curate nelle strutture adatte». Questo è un passaggio fondamentale: se negli esami svolti al palazzetto emergeranno criticità, la donna coinvolta verrà direttamente presa in carico per ulteriori accertamenti dalla Breast Unit con un percorso che le permetterà di restare a contatto diretto con gli specialisti.

Nel corso della presentazione, condotta da Raffaella Dematté che è la responsabile dei progetti di responsabilità sociale di Pallacanestro Varese, è intervenuto anche il dottor Alfredo Goddi, direttore del centro SME che condivide con il club sportivo gli spazi del Campus di via Pirandello. «La nostra struttura è da anni specializzata in diagnostica senologica e siamo dotati di tutte le tecnologie adeguate per questo ambito. La sensibilità verso la popolazione under 40 è necessaria perché l’incidenza sta aumentando a fronte di una minore copertura preventiva. Un aspetto importante è parlare alle giovani negli ambiti che loro frequentano e in questo senso il palasport e la Pallacanestro Varese sono veicoli straordinari per il nostro messaggio».

Chiusura affidata a Toto Bulgheroni, presidente della Pallacanestro Varese (presente anche il CEO Luis Scola): «La nostra Raffaella è il “gm” di questa squadra di eccellenze che si è mossa per questa iniziativa alla quale, come club, teniamo molto: cerchiamo di portare il meglio possibile verso la città in tutto quello che riguarda la responsabilità sociale».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Ottobre 2024
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