Gallarate
“Il contrabbando non è peccato”, a Gallarate il documentario sugli ‘spalloni’ dell’Ossola
Le voci di vecchi contrabbandieri, storici, guardie confinarie ricostruiscono l’universo umano di un fenomeno durato due secoli. Presente in sala il regista Nicola Buffoni
A Cine Cime, la rassegna del cinema di montagna a Gallarate, arriva “Il contrabbando non è peccato”, racconto della dimensione storica dei commerci illegali attraverso le Alpi e – nello specifico – la zona di confine tra l’Ossola italiana e il Vallese elvetico.
Un lavoro corale che nasce dalla volontà di ricostruire un’epoca storica in un territorio “particolare” tra Ossola e Vallese. Una vicenda che comincia alla fine del Settecento e termina nei primi anni Settanta del Novecento, raccontata dalle testimonianze degli ultimi spalloni ossolani, dagli anziani, da guardie confinarie svizzere, storici del territorio sia italiani che svizzeri.
Il documentario ha quindi una radice storica ma è anche un’occasione per viaggiare tra le alte
valli in Ossola e Vallese.
L’appuntamento è per mercoledì 6 novembre, proposto dal Cai di Gallarate, per questa proiezione in collaborazione con Trentino Film Festival 365. Come sempre alle Scuderie Martignoni, via Venegoni-via XX settembre a Gallarate.
In sala ci sarà anche il regista del documentario, Nicola Buffoni (autori Alessio Cusano e Andrea Delvescovo prodotto da San Norberto Sei); introduzione a cura di Piera Ciceri, scuola di alpinismo e scialpinismo Colibrì del Cai Gallarate.
A Gallarate CineCime porta alla scoperta della montagna sul grande schermo