Bocce e tradizione: la Bederese celebra il Natale con i campioni sociali
Una serata di sport e convivialità tra sfide appassionanti, premiati d'eccezione e l'entusiasmo delle nuove generazioni

Per la Bocciofila Bederese che ricorrenza natalizia sarebbe se non si celebrasse con i campionati sociali, la cui premiazione è consuetudine sia realizzata nel bel mezzo di una cena augurale? Per essere coerenti con l’immagine accattivante della verità più cristallina, fino al 2022 esisteva un solo campione sociale, invariabilmente un esponente del mondo maschile, anche perché la componente femminile era abbastanza esigua, mentre ora che raggiunge il 12% del totale dei tesserati – 4 su 34 – era inaccettabile che non vi fosse un secondo vincitore, in rappresentanza delle fanciulle. Quindi, mentre i maschietti s’iscrivevano in 18 a formare un tabellone di sei terzine – agli 8 punti – che avrebbero ciascuna laureato sei vincitori, a loro volta suddivisi in altre due terzine dalle quali sarebbero finalmente emersi i due finalisti che si sarebbero contesi – ai 12 punti – l’ambito titolo di campione sociale 2024, le donne si sfidavano in due semifinali e in una finale, sempre ai 12 punti.

Sempre in omaggio alla verità sopra esaltata, la possibilità delle sfide muliebri era esaltata dalla presenza di due giovanissime scaturite dalla scuola bocce locale – la Pilae Primaria Schola – che hanno conferito alla competizione un’aura di freschezza e di entusiasmo encomiabili: peccato solo che a livello ufficiale le gare femminili siano una rarità assoluta, quasi la scoperta del famoso quadrifoglio in un prato rutilante di trifogli.
Infatti, nel 2023, in modo assolutamente inatteso, aveva trionfato la roockie Laura Meneghini, mentre quest’anno la favorita Maria Grazia Distefano non le ha dato scampo, rifilandole un sonoro “cappotto” tanto per far comprendere che la canzone di Gigliola Cinquetti – E qui comando io – è pur sempre d’attualità. Anche per i maschi c’erano naturalmente dei favoriti, soprattutto quelli appartenenti alla seconda categoria, sovente scalata in discesa dalla prima, seppure, anche in questo caso, nell’anno precedente avesse prevalso Silvano Guidoni di serie C.
È stata quasi ripetuta la medesima sinfonia anche nel 2024, dato che nelle fasi finali si sono ritrovati solo due giocatori di categoria B – veramente uno appena retrocesso in C per ragioni d’età – Mario Tartaglia -. Battaglia furiosa tra il giovane Mirko Branchini e il Mario che, onusto di gloria per aver da poche settimane trionfato in una gara regionale proprio a Bedero, non aveva alcuna intenzione di lasciar via libera al titolato avversario, seriamente intenzionato a far pesare il suo ruolo. Alla fine prevaleva il Mirko che faceva rispettare il pronostico: il Mario non era proprio felice, ma sportivamente accettava il verdetto scaturito dal campo.

La premiazione, logicamente intorno al desco approntato con cura dal ristorante “Novecento” di Germignaga, era officiata con il sindaco Daniele Boldrini e con l’ex consigliere regionale Gianpiero Martinoli: massiccia la presenza degli atleti e dei soci – 47 partecipanti in totale – e, sicuramente lusinghiera, la plenaria adesione dei giovanissimi, con relativi genitori, della scuola bocce. Intanto, nel bocciodromo a luci spente baluginava un alone luminoso esterno che riusciva appena a sfiorare la bacheca magnetica intitolata a quel Giancarlo Gambato che scomparve dieci anni fa mentre si cimentava in una gara di bocce, dove le tesserine calamitate erano state schierate a formare una composizione rustica, senza pretese, ma simbolica: BUONE FESTE.
PILLOLE DI BOCCE
13 gennaio – Bottinelli/Vergiatese – Inizio campionati provinciali individuali tutte le categorie
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