Pro Patria in loop: anche a Lumezzane arriva l’1-1
Il Lumezzane passa subito in vantaggio con Iori ma rimane in 10 uomini al 30', difendendosi per più di un'ora di gioco. La Pro Patria risponde con Nicco a inizio ripresa ma la rimonta non viene completata. Undicesimo pareggio biancoblu su 18 partite, la vittoria manca da 9 gare
Cambiano gli avversari, cambiano i campi da gioco ma al triplice fischio quello che non cambia (quasi) mai è il punteggio: anche a Lumezzane, per l’ottava volta in 18 partite, la Pro Patria conclude la partita con il risultato finale di 1-1, lo stesso punteggio visto contro la Pro Vercelli appena 6 giorni fa.
Agli otto 1-1 dei tigrotti di Busto Arsizio si aggiungono poi i tre pareggi bianchi contro Feralpisalò, Albinoleffe e Triestina. Il totale è di 11 pari, ovvero oltre il 60% della gare disputate in campionato.
In Valgobbina, allo stadio Saleri, va in scena l’ennesimo festival del rimpianto tinto di bianco-blu, con la Pro Patria, che lambisce soltanto la vittoria, fermandosi almeno tre volte sulla linea di porta difesa dall’estremo difensore Filigheddu, mvp indiscusso del match. I 13 goal realizzati in 18 gare (secondo peggior attacco davanti solo alla Triestina fanalino di coda) confermano le difficoltà degli attaccanti e delle mezzali a trovare la via del goal.
ANCORA UN GOAL SUBITO AL PRIMO TIRO NELLO SPECCHIO
Ancora una volta i tigrotti, schierati da mister Colombo col 352 per contenere l’offensivo 433 di Franzini, subiscono la massima punizione, il gol, alla prima occasione nello specchio della porta, al 13′, quando Iori ruba la palla a capitan Nicco e insacca da fuori area un destro a fil di palo imprendibile per Rovida.
LUMEZZANE IN 10 PER UN’ORA
Gli spettri visti però nelle sconfitte di Vicenza e con l’Alcione svaniscono fortunatamente poco dopo, insieme ai sogni di gloria del Lumezzane, perché la doppia ammonizione di Malotti al 30′ obbliga di fatto i padroni di casa a difendere il momentaneo vantaggio in inferiorità numerica per più di un’ora di gioco. Inizia dunque un lunghissimo assedio dei bustocchi, chiamati a capitalizzare quella che sembra essere la giusta occasione per ritrovare una vittoria ormai assente da 9 gare.
PORTA STREGATA, LA PRO RECLAMA ANCHE PER UN RIGORE
Di pericoli in area di rigore effettivamente la Pro Patria ne costruisce parecchi, soprattutto sulla corsia mancina di campo, dove Piran e Terrani dettano il ritmo della gara e del forcing insieme a Pitou, subentrato dalla ripresa quando Colombo, ancora sull’1-0, opterà per un cambio di modulo sostituendo il diffidato Somma anche in vista del decisivo match casalingo contro la Pergolettese. Il pareggio arriverà sugli sviluppi di un corner (battuto proprio a sinistra), con Nicco che al 53′ si fa perdonare per l’errore con il secondo sigillo stagionale, ancora una volta con un tiro da fuori su corner, ancora una volta in trasferta dopo la rete di Caravaggio.
Ristabilita la parità, la Pro Patria continua a macinare gioco sfruttando gli spazi a centrocampo e il baricentro bassissimo del Lumezzane, che tenta velleitariamente di colpire ancora in contropiede, fatta eccezione per un colpo di testa su inserimento di Tenkorang. Ma sui bustocchi sembra oramai essersi abbattuta una maledizione che ha stregato due target specifici: Mehic e Toci (che reclamerà invano un rigore per un tocco di braccio in area di Pagliari), entrambi incapaci di spingere in porta anche i palloni fatti recapitare dai compagni nell’area piccola, ipnotizzati dall’estremo difensore del Lumezzane. Alla lista dei “peccatori sotto porta” si aggiungerà poi Pitou, che impatta male il colpo decisivo della rimonta servitogli da Terrani anche per merito di una deviazione di Deratti.
IL GOAL SU AZIONE MANCA DA TROPPO TEMPO, DA OTTOBRE
Il dato allarmante per i tigrotti è il fatto che un goal su azione manca ormai dall’incornata di Bashi del 25 ottobre contro il Trento (anche quello un 1-1). Da allora sono arrivati solo quattro goal in sette partite, tutti su palla inattiva (i due di Nicco da corner, la punizione di Alcibiade e il colpo di testa di Cavalli settimana scorsa).
La sterilità offensiva degli attaccanti (inutile l’ingresso nel finale di Beretta e Curatolo ai fini del risultato) è solo uno degli effetti collaterali della “pareggite”. Il sintomo più preoccupante e visibile già nell’epidermide è infatti la classifica. La posizione si fa sempre più pesante, 17 punti e piena zona playout, soprattutto a causa della mancanza di vittorie – appena due, meglio solo di Clodiense e Triestina, rispettivamente penultima e ultima.
PEGGIO DELLO SCORSO ANNO?
Un anno fa di questi tempi, la Pro Patria si apprestava a terminare il girone d’andata a 19 punti. Settimana prossima l’ultima gara prima del giro di boa sarà in casa contro la Pergolettese: solo con una vittoria la Pro Patria potrà superare quanto fatto l’anno scorso, salendo a 20, meno della metà della proverbiale “quota salvezza”. Sarebbe comunque una magrissima, e comunque insufficiente, consolazione, ma forse il giusto viatico per voltare pagina con il cambio dell’anno, e del girone.
Colombo incredulo: “Se non vinciamo partite come questa si fa dura veramente”
LUMEZZANE-PRO PATRIA 1-1 (1-0)
Reti: 12′ Iori (LUM), 8′ st Nicco (PPA)
Lumezzane (4-3-3): Filigheddu; Regazzetti (1′ st Deratti), Pogliano, Dalmazzi, Pagliari; Tenkorang, Taugourdeau (38′ st Scanzi), Malotti; Pannitteri (1′ st Moscati), Monachello (16′ st Corti), Iori (38′ st Ferro). A disposizione: Carnelos, Lipari, Arici. Allenatore: Franzini.
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Bashi, Alcibiade, Cavalli; Somma (1′ st Pitou), Ferri (16′ Mehic), Nicco, Mallamo, Piran (41′ st Renault); Terrani (31′ st Curatolo), Toci (31′ st Beretta). A disposizione: Pratelli, Bongini, Reggiori, Ferrario, Miculi. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Malotti (LUM), Mehic (PPA), Terrani (PPA), Tenkorang (LUM), Toci (PPA), Mallamo (PPA)
Espulso: 29′ Malotti (LUM)
Arbitro: Colannino di Nola
Collaboratori: Tesi di Padova e De Cherico di Molfetta
IV Ufficiale: Branzoni di Mestre
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