Cresce il sostegno per la stagione musicale comunale di Varese, arrivata al suo 25esimo anniversario
Fondamentali negli ultimi anni il contributo della fondazione Ubi, che ha erogato 80mila euro negli ultimi due anni, oltre al sostegno di numerosi contributori privati

La Stagione Musicale Comunale, giunta al suo 25° anniversario, si conferma anche per questa edizione come una delle proposte culturali di maggior successo della città di Varese: ha registrato infatti il tutto esaurito nei primi quattro concerti, con la partecipazione di oltre 1.500 persone, di cui 140 fedelissimi abbonati.
Un successo per il quale è stato fondamentale anche l’apporto dato da Fondazione Unione Banche Italiane per Varese Onlus, che ha sostenuto la Stagione musicale con un contributo complessivo di 80mila euro in due anni.
A consuntivo della prima collaborazione triennale è stata così indetta una conferenza stampa, che ha visto la partecipazione del sindaco Davide Galimberti, dell’assessore alla Cultura Enzo R. Laforgia, del direttore artistico della Stagione musicale comunale Fabio Sartorelli, e dei rappresentanti della Fondazione UBI per Varese onlus: il presidente Antonio Bulgheroni, il vicepresidente Luigi Jemoli, e il rappresentante di Intesa Sanpaolo Daniele Pastore, Direttore Regionale Lombardia Nord.
«Non possiamo che ringraziare la Fondazione, perchè permette a questa grande realtà di proseguire e crescere» ha esordito il sindaco Davide Galimberti.
«Un sostegno importante per la Stagione musicale non solo in termini economici, ma anche perché testimonia il valore e la qualità della proposta, dando un supporto fondamentale per dare continuità a un’iniziativa che da un quarto di secolo rappresenta un evento di punta dell’ambito culturale cittadino – ha sottolineato Enzo Laforgia – La durata non comune di questa esperienza, affidata alla competenza del Direttore artistico Fabio Sartorelli, è dovuta all’altissima qualità delle proposte musicali».
«Questa mia straordinaria avventura ha avuto tre momenti focali – ha spiegato Fabio Sartorelli – Il primo momento è stato quello della partenza, che è nata senza una prospettiva a lungo termine, ma solo ad un momento. Poi dopo il primo ne sono arrivati tanti ed eccoci qui. Il secondo momento di svolta è stato dopo il Covid: prima in salone Estense stavano 250 persone ad ascoltare i concerti, ma dpo l’esperienza della pandemia la situazione non è stata più replicabile. Qui il comune mi chiese di andare in Basilica: un’ipotesi a cui facevo resistenza perchè pensavo che avremmo avuto troppi limiti alla musica. E invece fortunatamente trovammo la disponibilità di monsignor Panighetti che ci fece comprendere di avere fatto una bella scelta, che ha portato tra l’altro a raddoppiare il pubblico. Il terzo passaggio è quello dell’intensificarsi degli aiuti: quello, importantissimo, che da due anni abbiamo dalla fondazoine Ubi ma anche dai tanti privati che ci aiutano, anche in maniera importante, privati che sono quasi esclusivamente donne, Con questo sostegno possiamo entrare in una nuova fase».
Fondazione Unione Banche Italiane per Varese Onlus, conosciuta anche come Fondazione UBI per Varese, è un’organizzazione senza scopo di lucro attiva sul territorio varesino da oltre vent’anni e che persegue finalità di promozione e valorizzazione di beni di interesse artistico-storico e di solidarietà sociale. La Fondazione promuove la cultura e l’arte, mentre per la solidarietà sociale pone particolare attenzione alle persone svantaggiate per condizioni fisiche, psichiche, economiche o familiari. «Coerentemente con tale missione, è nata una proficua collaborazione tra il Comune di Varese e la Fondazione, finalizzata a sostenere la Stagione musicale comunale, erogando, per le sue due ultime stagioni, un contributo complessivo di 80mila euro – ha sottolineato il presidente Antonio Bulgheroni – La fondazione è orgogliosa di poter sostenere un coì importante progetto culturale della nostra città, e speriamo di continuare a lungo».
«Dalla sua costituzione ad oggi, la Fondazione ha erogato oltre 2.500.000 di euro per contributi destinati ad attività culturali e di sostegno al recupero di beni artistici – ha ricordato il vicepresidente Luigi Jemoli – Molteplici sono stati gli interventi per progetti di restauro, borse di studio per Università e Centri di Ricerca, eventi culturali e pubblicazioni di Associazioni e Circoli Culturali, attrezzature didattiche. Particolare attenzione è stata posta anche a richieste di modesto valore economico, ma di estrema importanza per l’attività dei tanti Enti attivi sul territorio».
Tra i contributi assegnati in questi anni ci sono ad esempio quelli per il restauro della Chiesa di Sant’Antonio alla Motta (tra le prime delibere dopo la costituzione della Fondazione) e del Battistero di Varese. C’è poi il sostegno dato alle iniziative dell’Associazione Amici di Piero Chiara, Fondo Ambiente Italiano, Famiglia Bosina. Numerosi sono stati poi i contributi destinati ad attività di solidarietà sociale.
Il Consiglio della Fondazione è stato recentemente rinominato da Intesa Sanpaolo, con i seguenti componenti: Antonio Bulgheroni, Presidente; Luigi Jemoli, Vice Presidente; Anna Bernardini; Elisa Corsi; Davide Galimberti; Michele Graglia; Daniele Fulvio Pastore; Luigi Panighetti; Mario Zeni. Per il Collegio dei Revisori: Paolo Pensotti Bruni, Presidente; Marco Bianchi; Franco Ponzellini.
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