Alviti e la panchina non tradiscono, Bradford e Mitrou Long disastrosi
L'ala azzurra avrebbe meritato una uscita trionfale. I due americani, ma anche Tyus, ne combinano di tutti i colori, Hands si scalda nel supplementare ma ha troppe colpe precedenti

AKOBUNDU EHIOGU 6 – Fino a quando viene coinvolto nel gioco si merita i minuti che Kastritis gli concede, quasi 35′. Cifre che non luccicano, 6 punti e 5 rimbalzi, ma una certa presenza nell’oscurare la visuale agli esterni di Cremona, nell’accettare i cambi difensivi, nel rincorrere gli avversari. Poi la partita gira altrove, lontano da lui ma anche da Owens.
ALVITI 7 (IL MIGLIORE) – La sua tripla a 53” dalla fine vale la salvezza per la Openjobmetis che l’anno venturo giocherà ancora in Serie A. Era questa la motivazione che Davide avrebbe meritato accanto a un voto intorno all’8, e invece l’allucinante finale costringe a tirare una riga virtuale su questo giudizio che va riconsiderato dopo gli errori negli ultimi giri di lancette. Ovviamente resta l’MVP biancorosso, ma quella tripla fallita in transizione e quei tiri liberi gettati al vento, con l’ultima speranza, intaccano il voto finale.
MITROU LONG 4,5 – Prima la difesa, siamo d’accordo, e da quel lato di campo c’è poco da rimproveragli. Però poi c’è anche l’attacco e lo zero fatto segnare nei primi 20′, con diversi errori, non può passare inosservato. Poi si risveglia con una bella raffica ma nel complesso gestisce ritmi troppo bassi, troppo monocorde, troppo legati alla prodezza intorno al 24”. Potrebbe ancora redimersi ma quell’allucinante errore a mezzo minuto dalla fine – sottomano sbagliato da un metro al posto di tenere palla (o di segnare) – è la madre di tutte le rovine. E nell’overtime, dove almeno Hands si accende, lui non è mai risolutivo.
BRADFORD 4 (IL PEGGIORE) – Prova di una pochezza incredibile, ancora una volta. Lo si può assolvere quando sbaglia dovendo forzare il tiro sui 24” ma per il resto è una condanna all’ergastolo. Incredibile il crollo del suo rendimento da quando è stato confermato sino al termine della stagione. Non prova nemmeno più ad andare a sinistra, suo cavallo di battaglia, non pare nemmeno così reattivo in difesa dove prima, qualcosa combinava. E anche l’alibi dell’essere fuori ruolo questa volta conta fino a un certo punto.
TYUS 4,5 – Mezzo punto in più di Bradford perché ha meno palloni da giocare e meno responsabilità tra le mani, e forse perché non era al meglio dal lato fisico. Però la sua serata è all’insegna dell’anonimato e non è accettabile per un uomo di così grande esperienza.
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LIBRIZZI 6,5 – Per parecchio tempo è più servente al pezzo che assaltatore. Poi si guadagna i suoi spazi, si prende le responsabilità e gonfia il tabellino con un paio di triple e con quattro liberi consecutivi. Anche se, proprio la linea della carità, lo punirà in seguito con due errori che peseranno sull’economia del risultato finale. Detto questo, il pallone a 6” dalla fine l’avremmo dato a lui.
ESPOSITO 6,5 – Spaesato sette giorni fa, molto più inserito nella squadra stavolta, e i risultati si vedono. Tira tre volte e fa sei punti ma c’è anche dell’altro: dà l’impressione di sapersi muovere bene sul campo, di leggere il gioco in modo adeguato, di dare solidità in difesa. Esame superato.
ASSUI 6 – Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, specie se giovane e pressoché esordiente. Quindi vietato gettargli addosso la croce per il primo fallo da tre liberi di Willis o per i due personali lasciati sul ferro nell’overtime. Esperienza, dolorosa, ma da sfruttare in futuro. Allo stesso tempo però il voto ne risente, ma preferiamo ricordarlo per certe difese indiavolate, corredate da un paio di tuffi sul parquet per recuperare palla.
HANDS 5,5 – Voto altamente complicato e quindi proviamo a spiegarlo. Jaylen dà troppo poco all’attacco nei tempi regolamentari e, soprattutto, fallisce malamente due possessi nelle ultime battute terminati con due tiri dall’arco, pigri e molli, quando sarebbe servito aggiungere un paio di punticini, in entrata o dalla lunetta, senza troppi fronzoli. La partita muore lì, poi Jaylen prova a rianimarla con due prodezze nel supplementare e di questo gli va dato atto, ma le mancanze precedenti sono fatali. Anche 6 perse, due in più del conto degli assist.
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