Donazione di organi, cresce il numero dei “no”: i dati del Varesotto comune per comune

Un'analisi dei dati sul 2024 in provincia di Varese in relazione alle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti che vengono raccolte al rinnovo della carta d'identità

donazione organi

Attraverso i dati del Centro nazionale trapianti possiamo fare un’analisi importante sull’andamento del 2024 in provincia di Varese in relazione alle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti, un tema che sta acquistando sempre maggiore rilevanza a livello locale e nazionale soprattutto per una tendenza che comincia ad essere preoccupante. Il trend, infatti, dice che sempre più persone negano il proprio assenso alla donazione di organi.

Come lo sappiamo? Si vede dai numeri raccolti alle anagrafi comunali, quando, rinnovando la carta d’identità elettronica, si è chiamati a dare la propria posizione a riguardo della donazione di organi. Secondo il report diffuso dal Centro regionale trapianti in provincia di Varese nel 2024 ben 63.166 cittadini hanno rinnovato la propria carta d’identità elettronica. Vediamo come è andata.

Chi dice Sì alla donazione di organi e tessuti

In Italia, su circa 950.000 dichiarazioni di volontà alla donazione registrate nel primo trimestre del 2025, il 60,3% dei cittadini ha dato il proprio consenso al prelievo degli organi dopo la morte, mentre il 39,7% ha scelto di opporsi.

Un dato interessante emerge dal confronto con la provincia di Varese, dove la percentuale di consensi alla donazione è leggermente più alta: il 65,3% dei cittadini ha infatti scelto di esprimere il proprio sì, mentre il 34,7% ha deciso di opporsi. Sebbene il dato varesino si allinei sostanzialmente con quello nazionale, si evidenzia una maggiore propensione al consenso nella nostra provincia, segno di una sensibilizzazione crescente rispetto al tema della donazione.

La mappa provinciale

Sempre osservando i dati dello scorso anno la percentuale più alta di cittadini che hanno dato il proprio consenso alla donazione arriva da Angera, Marzio, Cazzago Brabbia e Vedano Olona, con percentuali superiori al 95% di chi ha dato la propria indicazione. I numeri più bassi arrivano invece da Gallarate, Cuvio, Curiglia Con Monteviasco e Masciago Primo dove soltanto poco più del 50% di chi ha rilasciato la propria indicazione nei primi mesi del 2025 ha dato il proprio consenso alla donazione.

Chi si astiene dal dare un’indicazione

Ma non è solo il dato dei consensi a fare la differenza. Anche il tasso di astensione, che rappresenta coloro che non hanno preso una decisione riguardo la donazione, si presenta come un indicatore interessante. A livello nazionale, il tasso di astensione è del 41,6%, un dato che segna un’interessante riflessione sulla consapevolezza e sull’informazione legata a questo tema cruciale. In provincia di Varese, tuttavia, il tasso di astensione è più basso, con il 36,6% dei cittadini che si è astenuto dalla scelta. Questo suggerisce un grado di maggiore consapevolezza e decisione, ma anche una diversa attitudine nei confronti del rinnovo della carta d’identità elettronica, che in molti casi rappresenta l’opportunità di prendere una posizione definitiva sulla donazione degli organi.

Chi dice no alla donazione di organi

Il numero degli oppositori, seppur significativo, riflette una percentuale inferiore rispetto alla media nazionale. Con 21.898 cittadini che hanno scelto di opporsi, pari al 34,7% dei dichiaranti, la provincia di Varese mostra una tendenza che si distacca parzialmente dal dato nazionale, dove l’opposizione è al 39,7%. Questa differenza potrebbe rispecchiare una maggiore fiducia nei sistemi sanitari locali e una cultura della solidarietà che spinge a sostenere la causa della donazione.

Il preoccupante trend di crescita di chi si oppone alla donazione

Un’analisi comparativa dei dati sulle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi nella provincia di Varese, rispetto agli anni precedenti, evidenzia però anche qui una preoccupante tendenza in aumento delle opposizioni. Nel 2024, infatti, il numero di cittadini che hanno scelto di opporsi alla donazione degli organi ha raggiunto quota 21.898, pari al 34,7% delle dichiarazioni, segnando un incremento rispetto agli anni precedenti.

Nel contesto della serie storica dei dati (dal 2012 al 2024), è possibile osservare un progressivo aumento delle opposizioni a partire dal 2018, quando la percentuale di oppositori aveva raggiunto il 27,3%. Questo dato è salito al 31,7% nel 2022, e nel 2025 il numero continua a crescere, con un aumento consistente delle persone contrarie alla donazione, che ora rappresentano una percentuale significativa.

Questo trend in ascesa va in controtendenza rispetto ai consensi, che pur rimanendo numericamente alti, mostrano una leggera flessione. Se da un lato la sensibilizzazione sulla donazione di organi sta certamente crescendo, dall’altro, la crescente opposizione potrebbe derivare da una serie di fattori, tra cui la disinformazione, il timore di abusi, o una percezione errata dei processi medici legati alla donazione.

In particolare, il confronto con i dati nazionali evidenzia come il fenomeno dell’opposizione stia guadagnando terreno anche a livello provinciale, con un aumento che si riflette non solo in provincia di Varese, ma in tutta Italia, dove il 39,7% delle persone si è opposto alla donazione nel primo trimestre del 2025. Sebbene il dato provinciale sia inferiore, questo aumento richiede un’attenzione particolare. La crescente diffidenza verso la donazione non deve essere sottovalutata, soprattutto in un periodo in cui la disponibilità di organi per i trapianti rimane una delle sfide principali del sistema sanitario nazionale.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Aprile 2025
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  1. Avatar
    Scritto da andreabianchi

    basterebbe introdurre una nuova norma: chi nega il consenso lo nega per 10 anni, ovvero fino al futuro rinnovo del documento d’identità, anche se ne avessero bisogno parenti o familiari.

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