Anche a Malnate decine di lenzuola bianche per Gaza
Un flash mob in Piazza delle Tessitrici per esprimere solidarietà alla popolazione stremata e alle migliaia di vittime causate dalle operazioni militari israeliane

Un ronzio inquietante, la piazza che si silenzia. E’ iniziato così il flash mob organizzato dal gruppo Malnate Sostenibile, con il suono di un drone militare. Di quelli che insieme agli aerei dell’esercito israeliano da quasi 20 mesi sorvolano i cieli della Palestina, per sganciare morte. Alcuni si sono poi sdraiati nel centro della piazza, altri li hanno ricoperti con lenzuola bianche, i “sudari”, che da un anno e mezzo sono diventati il simbolo delle vittime a Gaza, avvolte come vuole la tradizione musulmana in un telo bianco prima della sepoltura.

Sono seguiti diversi interventi, degli organizzatori e delle associazioni varesine che si occupano della questione palestinese e cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’ultima, devastante, operazione militare a Gaza. Non solo rappresentati di associazioni, ma anche “semplici” cittadini. D’Italia e del mondo.

Come quello di Ghassan Skaini, cittadino libanese da anni residente in Italia, che ha interrogato i presenti domandando loro “Ma chi siete voi?” e che ha provato da un lato a ricordare fatti e antefatti di una guerra iniziata prima dell’ottobre del 2023, leggendo l’agghiacciante articolo scritto da Robert Fisk “Ce lo dissero le mosche” (potete leggerlo tradotto qui, lo sconsigliamo ad un pubblico sensibile) , giornalista statunitense che fra i primi documentò il massacro di Sabra e Shatila avvenuta in un campo profughi palestinese in Libano, il suo paese, nel 1982, dove migliaia di civili persero la vita.

«Io sono straniero, e Dante Alighieri non lo studiamo a scuola ma voi si, cito: “I posti più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale, mantengono la propria neutralità.” Io sono uno straniero. E non sono qui per parlarvi di me.Non sono venuto a raccontarvi la mia storia. Io voglio farvi una domanda: Chi siete voi?Sì, proprio voi. Italiani. Europei. Persone libere. Popolo di cultura, di Costituzione, di democrazia. Chi siete voi… quando nessuno vi guarda?

Due giorni fa, la CNN ha trasmesso cinque ore ininterrotte per raccontare la morte di due israeliani uccisi. Mi dispiace, davvero. Ogni vita spezzata è un dolore. Ma ditemi…Cosa accadrebbe se ogni due palestinesi uccisi avessero cinque ore di copertura mediatica?
Ci vorrebbero 28 anni di trasmissioni ininterrotte 24/24 per raccontare l’indignazione della morte di ogni due palestinesi civili. Ammazzare sionisti israeliani non libera la Palestina. Sì, è vero. È immorale, è sbagliato, lo grido con voi! Ma allora ditemi: togliere la vita a bambini palestinesi cosa fa? Strappare il respiro a neonati, bruciare le loro case, sparare sulla gente in fuga… Questo cos’è? Civiltà? Sicurezza? Difesa? »

Anche Filippo Bianchetti, medico varesino presidente del Comitato Varesino per la Palestina ha voluto ricordare, anche citando le sue personali esperienze in Palestina, una storia lunga decenni se non secoli davanti alle decine di persone accorse per partecipare all’evento. Bandiere palestinesi, lenzuola bianche, i colori delle bandiere della pace hanno colorato la piazza per tutta la durata dell’evento che, per quanto simbolico, rispondeva forse alla domanda con cui ha concluso il suo intervento Skaini:
Cosa volete essere?
Volete essere ricordati come chi ha taciuto?
O come chi ha scelto l’umanità?
Io voglio andare a casa, dai miei genitori, dai miei figli, e dire:
“Ho vissuto con europei giusti.”
Boicottate. Sanzionate. Disinvestite. Informatevi. Agite.
Non con le parole. Con le azioni.
Datemi il privilegio di potervi rispettare.
Nelle parole dei presenti si è espresso anche orrore per l’attentato del 7 ottobre e di come questo, anche a Gaza, avesse segnato l’inizio della consapevolezza che sarebbe seguita una risposta più che violenta. Nei giorni che hanno seguito il 7 ottobre infatti, uno dei beni che più andava esaurendosi nella Striscia erano proprio i sudari bianchi che si usano per avvolgere i cadaveri. Ci si preparava al peggio, ma chi avrebbe potuto immaginare la portata di ciò che sarebbe accaduto?

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