Basket Master: le “veterane” varesine volano ai Mondiali in Svizzera
De Bernardi, Piva, Terzaghi, Amendola e Ricciarelli sono tra le componenti del team Maxibasket Donne Milano. Oltre a giocare sostengono l'iniziativa Global Thinking Foundation

C’è anche una rappresentativa varesina in rosa ai Mondiali Master di basket in programma in Svizzera dal 27 giugno al 6 luglio.
Sono volti noti del panorama cestistico varesino, si tratta delle “veterane” Laura De Bernardi, Elsa Piva e Monica Terzaghi, che hanno fatto le fortune del basket femminile a Varese e a Gavirate negli anni 90 fino ad arrivare in A1, e di una varesina d’adozione, Francesca Amendola, tutte giocatrici di serie A e B, in una squadra in cui gioca anche la milanese Lucia Ricciarelli, che ha anche giocato a Luino.
Assieme ad altre compagne che hanno militato nelle squadre del milanese, ma anche di Bologna e Parma, ci saranno anche le varesine a comporre la squadra del Maxibasket Donne Milano che parteciperà al campionato nella categoria over 55 femminile. Ad unirle una passione irrefrenabile per la palla a spicchi che ancora le porta il sabato mattina da oltre 5 anni a ritrovarsi in palestra per l’allenamento di gruppo, da quest’anno sotto la guida di Tiziano Gualtieri – neo allenatore di Gavirate in serie C – e del vice Lorenzo Vignati. Un gruppo che già si è tolto grandi soddisfazioni negli anni passati con due secondi posti agli europei di Malaga e di Pesaro. Si tratta invece della prima partecipazione ai Mondiali dove la squadra rossonera vuole ben figurare oltre che divertirsi e dare visibilità all’ Associazione no profit che da 5 anni sostiene il gruppo. Si tratta della Global Thinking Foundation.
Global Thinking Foundation ETS nasce nel 2016 per sostenere, patrocinare e organizzare iniziative e progetti che abbiano come obiettivo la prevenzione alla violenza economica e all’abuso finanziario attraverso la disseminazione di alfabetizzazione finanziaria e digitale rivolta a donne, famiglie, soggetti indigenti, imprese impegnate nel perseguimento della parità di genere e alle fasce più deboli della società.
Un impegno dunque anche nel sociale che rende l’attività di queste donne ancora più meritevole. Certo il basket è la “malattia” che le accomuna e che le spinge a rimettersi le scarpe da basket ogni settimana al di là di acciacchi e impegni di lavoro e famigliari.
«Siamo un gruppo di amiche prima di tutto – dice la capitana Lucia Rossi – con la stessa passione e la voglia di divertirsi e mantenersi in forma facendo quello che più ci piace. A questo abbiamo unito anche l’impegno nel sociale perché con la nostra determinazione e voglia di non mollare possiamo essere di esempio a chi ha bisogno di uscire da una situazione difficile».
«Faccio parte del Maxibasket Milano dal 2019 – racconta Laura De Bernardi, che è anche docente di scienze motorie – e l’obiettivo sportivo in questi mondiali è di arrivare più avanti possibile senza porre limiti, ma l’obiettivo personale è invece quello di divertirmi. Inoltre sto seguendo con interesse gli europei i successi della nostra nazionale femminile e quindi anche a loro diciamo forza ragazze!»
«Ho ricominciato spinta da Lucia Rossi e dalla voglia di rivedere le vecchie compagne – dice Monica Terzaghi, giornalista e ex di Gavirate, Luino, Busto e Milano – e l’obiettivo è sempre e solo arrivare in alto con il massimo del divertimento. Anche noi stiamo seguendo l’Italia che sta facendo un ottimo europeo con giocatrici che hanno forse raggiunto la giusta maturità internazionale. Seguo le giovani generazioni perché le mie figlie giocano e devo dire che c’è un’alta qualità fisica, atletica e tecnica, ma poca volontà di farle crescere sul campo: finita l’Under 19 non ci sono società che scommettono su queste ragazze e tante si perdono in categorie inferiori pur avendo talento e volontà.
Fare sport è fondamentale per il benessere fisico e mentale, indipendentemente dall’impegno che si vuole avere. Anche se per esperienza un’attività seguita da professionisti e fatta in modo controllato è la migliore per evitare problemi e rendere al massimo.
«La cosa divertente è ritrovare mie ex avversarie ed ex compagne di squadra, che arrivano ogni parte d’Italia – racconta Francesca Amendola, ex di Napoli e Sesto San Giovanni – per cui l’obiettivo di questo Mondiale è sicuramente divertirsi e poi si vedrà come andranno le varie fasi eliminatorie.
Sono nata in una famiglia di sportivi e so quanto lo sport educhi alla vita ed è importante insegnarlo fin da piccoli, si diventa persone migliori, etica e lealtà sono i punti fondamentali della mia vita, personale e professionale. Sento il sostegno di tanti e anche il sostegno della mia “squadra” di Radio Italia, voglio ringraziare il mio capo Mario Volanti per avermi dato la possibilità di partecipare a questi Mondiali (ndr è una speaker dell’emittente, in onda nel palinsesto del weekend).
Stiamo anche seguendo l’Europeo della nostra Nazionale A e le ragazze ci stanno dimostrando che giocando unite e col massimo impegno possibile si superano gli ostacoli. Ho già scelto il mio “spirito guida”, è Lola Cubaj, e devo dire che tutte le azzurre ci stanno ispirando e regalando emozioni. Cosa abbiamo noi in più rispetto alle altre? Ci alleniamo come una vera squadra tutte insieme ogni settimana, mentre le altre sono selezioni si ritrovano più o meno una volta al mese in varie parti d’Italia. Cosa abbiamo in meno? Beh, una cosa è certa, l’età e gli acciacchi sono quasi uguali per tutte, ce la giochiamo e vedremo dove possiamo arrivare».
Ma ora è tempo di giocare: sabato 28 giugno l’esordio contro la nazionale della Gran Bretagna: una partita difficile ma che il Maxibasket vorrà portare a casa per iniziare nel migliore dei modi questi mondiali vicino a casa. Seconda gara del girone sarà lunedì contro l’Argentina.
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