Incontra Ryan Yang: l’ingegnere taiwanese dietro ai più grandi successi della musica gospel e live di oggi
Ryan porta con sé precisione, concentrazione e un autentico amore per la musica, che gli artisti percepiscono subito. Il suo curriculum è pieno di collaborazioni con pesi massimi dell’industria musicale

Ryan Yang (Lei-En Yang), ingegnere del suono e del playback nato a Taiwan, sta diventando uno dei nomi più richiesti nella produzione musicale. Con due nomination ai Grammy già all’attivo e una lista crescente di collaborazioni con grandi nomi del gospel e della musica dal vivo, le competenze di Ryan dietro le quinte lo rendono uno degli ingegneri più ricercati nel panorama musicale attuale.
Ryan porta con sé precisione, concentrazione e un autentico amore per la musica, che gli artisti percepiscono subito. Il suo curriculum è pieno di collaborazioni con pesi massimi dell’industria musicale, ma non è il tipo che ama vantarsene. Per lui, si tratta sempre di fare bene il proprio lavoro e assicurarsi che l’artista suoni al meglio, semplice e chiaro.
Ryan non ha seguito un percorso appariscente o tradizionale per entrare nel mondo della musica. Ha iniziato a Taiwan, sviluppando un profondo interesse per il suono e per il modo in cui la musica viene costruita dietro le quinte. Presto questa passione si è trasformata in una carriera a tempo pieno. Oggi è conosciuto per la sua capacità di bilanciare l’aspetto tecnico dell’ingegneria con un orecchio musicale raffinato, qualcosa che non tutti riescono a fare.
Come ingegnere di registrazione e missaggio, è apprezzato per la capacità di catturare un audio pulito e di alta qualità, anche in condizioni difficili. Come ingegnere di playback, aiuta gli artisti a suonare in modo professionale durante le esibizioni dal vivo, gestendo tutti gli elementi sonori dietro le quinte che il pubblico sente senza rendersene conto. Questa abilità nel mantenere il controllo, adattarsi al volo e risolvere problemi rapidamente lo ha reso uno dei preferiti tra performer e produttori.
Il 2025 è iniziato in modo straordinario per Ryan. Ha ottenuto non una, ma due nomination ai Grammy nella stessa categoria: Miglior Album Gospel. Ha lavorato sia su Covered Vol. 1 di Melvin Crispell III che su Choirmaster II di Ricky Dillard, due progetti di spicco premiati per la qualità della produzione e gli arrangiamenti vocali.
Il coinvolgimento di Ryan in entrambi gli album testimonia la sua crescente reputazione nella scena gospel. Anche se è grato per il riconoscimento, rimane concentrato sul lavoro, non sulla notorietà. Per lui, essere nominato non riguarda la fama personale, ma l’essere parte di qualcosa di significativo e il garantire che la musica arrivi davvero alle persone.
Il gospel non è solo un genere per Ryan: è una passione. Dice che è uno dei suoi stili preferiti su cui lavorare per l’emozione e l’energia che trasmette ogni canzone. Ma è anche uno dei più complessi da ingegnerizzare. Tra strati vocali, basi e strumenti dal vivo, c’è molto da gestire.
Una delle sfide più grandi? Gli artisti spesso si trattengono durante i soundcheck, per poi dare il massimo quando inizia davvero la performance. Ryan ha imparato a prepararsi mantenendo livelli di ingresso più bassi del previsto (per ogni evenienza). E quando una canzone ha decine di strati sonori simili, deve fare scelte difficili su come mantenere tutto bilanciato e pulito senza perdere il feeling.
Anche se il gospel è il genere in cui Ryan brilla di più, le sue competenze si adattano facilmente ad altri stili. Il suo lavoro come ingegnere di playback lo ha portato in tour dal vivo con artisti come Adam Blackstone, e ha partecipato allo show A John Legend Christmas nel 2024, curando l’apertura. Nel 2025 è previsto che accompagni Orion Sun nei tour negli Stati Uniti, offrendo quella coerenza dietro le quinte che può determinare il successo di uno show dal vivo.
Ryan non perde mai di vista il quadro generale, che sia dietro le quinte a gestire setup complessi o in studio a perfezionare il mix finale. Fa sempre in modo che il suono sia giusto. Questa attenzione ai dettagli, unita a una personalità tranquilla e rassicurante, lo ha reso una figura di fiducia per molti artisti, soprattutto nei momenti cruciali.
Il nome di Ryan compare sempre più spesso nei crediti, ma lui pensa già al futuro. Alcune delle collaborazioni dei suoi sogni includono leggende del gospel come Tye Tribbett, Kirk Franklin, Marvin Sapp e Fred Hammond. Lavorare con loro, in studio o per una registrazione dal vivo, sarebbe il punto più alto della sua carriera.
Con una discografia in espansione che include già You Belong (Live) di Jason Nelson e Victory Sounds di SINACH, non c’è dubbio che Ryan stia andando nella direzione giusta. E se il 2025 è un segnale di ciò che verrà, possiamo essere certi che sentiremo ancora molto parlare di lui.
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