“Giovani in Rete”, 135 progetti per gli oratori lombardi: 900mila euro per la partecipazione dei ragazzi
Coinvolti oltre 2.300 oratori e 200 mila volontari, con percorsi dedicati a prevenzione delle dipendenze, formazione e crescita personale
Regione Lombardia lancia “Giovani in Rete” 2025/2026, un piano che punta a rafforzare il ruolo degli oratori come luoghi di educazione e aggregazione per i giovani tra i 15 e i 34 anni. Il progetto, presentato a Milano dal sottosegretario Federica Picchi, prevede il finanziamento di 135 iniziative distribuite in tutta la regione.
Oratori come presidi educativi
«Giovani in Rete non è solo un progetto, ma una visione concreta di ciò che vogliamo costruire» – ha sottolineato Federica Picchi – «Vogliamo che oratori e spazi aggregativi diventino veri presidi educativi, capaci di intercettare bisogni, stimolare il talento e offrire alternative sane alle fragilità dei ragazzi».
Le iniziative comprenderanno percorsi di formazione per animatori, progetti di prevenzione delle dipendenze e attività inclusive per giovani in situazione di fragilità, in stretta collaborazione con la Regione Ecclesiastica Lombardia.
I numeri del progetto
Per sostenere “Giovani in Rete” sono stati stanziati complessivamente 900 mila euro, di cui 600 mila provenienti dal bilancio regionale per il biennio 2025-2026. Gli oltre 2.300 oratori lombardi coinvolti sono considerati una rete fondamentale: ospitano circa 500 mila ragazzi e possono contare su 200 mila volontari, 57 mila dei quali sotto i 18 anni.
Il sostegno del mondo ecclesiastico
Il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, ha evidenziato il valore inclusivo del progetto: «Gli oratori sono aperti a tutti, indipendentemente dalla fede, e devono continuamente rinnovarsi per restare vicini ai giovani e alle famiglie. Il nucleo familiare resta la dimensione più importante della società civile e va coinvolto nei percorsi educativi».
Obiettivi: partecipazione e prevenzione
Il progetto intende promuovere la partecipazione attiva dei ragazzi, il servizio alle comunità locali, la prevenzione del disagio e delle dipendenze, oltre a percorsi di crescita personale e professionale. Le iniziative partiranno tra ottobre e novembre 2025 e si concluderanno entro dicembre 2026.
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