Più cure domiciliari per i pazienti over65 anni: Regione stanzia oltre 9 milioni di euro per le due Asst di Varese

Entro settembre le aziende ospedaliere devono definire progetti per la presa in carico a domicilio al fine di ridurre accessi impropri in pronto soccorso e costruire modelli integrati con comuni e medici di base

anziani

La Regione Lombardia ha approvato la delibera che stabilisce un nuovo programma per potenziare le cure domiciliari dedicate agli over 65, con l’obiettivo di rendere la casa il primo luogo di cura e ridurre il ricorso improprio ai pronto soccorso. L’iniziativa, che risponde agli obiettivi del PNRR e del DM 77/2022, punta a sviluppare servizi sanitari e sociosanitari direttamente al domicilio dei cittadini più fragili.

La misura prevede l’attivazione o l’ampliamento di progettualità sperimentali gestite dalle ASST, in grado di offrire prestazioni specialistiche e diagnostiche a chi ha difficoltà a spostarsi verso i servizi ambulatoriali o versa in condizioni cliniche che rendono gli spostamenti controindicati.

24 ASST effettuano già visite domiciliari in modo sporadico

Da una ricognizione effettuata lo scorso anno fra tutte le ASST per rilevare i servizi domiciliari in corso, è emerso che 24 ASST già effettuano in maniera sporadica alcune prestazioni specialistiche a domicilio per un totale di n. 3615 persone prese in carico nell’anno 2024.

Le prestazioni maggiormente garantite sono quelle di geriatria e pneumologia. La visita geriatrica è garantita da 13 ASST per un totale di 705 pazienti presi  in carico nel corso dello scorso anno (pari al 20% del totale), mentre la visita pneumologica è garantita n. 7 ASST per un totale di 92 (pari al 2,5% del totale) pz nel 2024.

La valutazione diagnostica a domicilio invece viene effettuata da n. 15 ASST per un totale di n. 945 persone nel 2024. La diagnostica prevalente è la RX con 335 persone in carico (pari al 35%), 176 eco e 138 ECG Le attività comprenderanno visite geriatrico-pneumologiche, esami diagnostici come radiografie ed ecografie e trattamenti sanitari complessi, dalla dialisi alle trasfusioni.

Entro settembre 2025 il funzionamento del nuovo programma

Il funzionamento del nuovo programma è scandito da una pianificazione precisa: le progettualità dovranno partire entro il 30 settembre 2025, con finanziamenti erogati in più tranche e monitoraggi trimestrali sull’avanzamento dei lavori. Ogni progetto sarà sottoposto alla supervisione dell’ATS di riferimento, che controllerà la coerenza con gli obiettivi e curerà la rendicontazione delle spese, garantendo la tracciabilità delle risorse.

Obiettivo: aumentare il numero degli assistiti anziani a domicilio

Tra gli obiettivi principali della misura c’è l’incremento del numero di anziani assistiti a domicilio, la riduzione degli accessi ai pronto soccorso e la creazione di percorsi integrati con Comuni e medici di base, così da sostenere anche i caregiver e favorire una migliore qualità di vita per gli utenti e le loro famiglie.

Il ruolo dei medici di assistenza primaria

Il nuovo modello terrà conto delle attività dei medici di assistenza primaria che già si fanno carico del 46% delle richieste degli over 65 enni.

Un capitolo importante del piano riguarda anche l’evoluzione dei servizi di telemedicina e teleassistenza: i MAP potranno attivare percorsi di sorveglianza domiciliare con visite in presenza e monitoraggi a distanza, fino a quattro accessi mensili. Sono previste inoltre tariffe specifiche per telemonitoraggi e percorsi infermieristici, così da garantire continuità assistenziale anche nei casi più complessi.

I fondi destinati alle due Asst del Varesotto

Per l’ATS Insubria, che comprende le province di Varese e Como, l’impegno economico è significativo. Dalla prima misura destinata alle progettualità sperimentali delle ASST arrivano 3,47 milioni di euro, suddivisi tra 1,77 milioni all’ASST dei Sette Laghi e 1,7 milioni all’ASST della Valle Olona. A queste risorse si aggiungono ulteriori fondi per l’attuazione dei percorsi di presa in carico domiciliare dei MAP: la seconda tranche stanzia infatti 2,92 milioni di euro per l’ASST dei Sette Laghi e 2,82 milioni per l’ASST della Valle Olona, per un totale di 5,75 milioni solo su questo asse di intervento.

Complessivamente, quindi, il territorio varesino potrà contare su oltre 9 milioni di euro per potenziare le cure domiciliari dedicate agli anziani, un investimento che mira a costruire un sistema più capillare, in grado di integrare servizi sanitari e sociosanitari, ridurre le ospedalizzazioni e migliorare la qualità della vita delle persone più fragili.

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Pubblicato il 06 Agosto 2025
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