L’installazione in piazza divide i varesini: “Farfalle esposte alle intemperie”. Gli organizzatori rassicurano: “Sono monitorate e non temono la pioggia”
Alcuni biglietti sono apparsi sulla struttura che racchiude 200 farfalle. Gli esperti rassicurano: "Mangiano e possono ripararsi. Sono specie che vivono nella foresta pluviale, abituate alla pioggia"

All’inaugurazione della Varese Design Week, una delle sei installazioni presenti ha colpito in modo particolare i varesini.
Si tratta di “Freedom”, situata in piazza del Podestà: quasi 200 farfalle volteggiano all’interno di una grande “scatola” di 5 metri per 5 creata appositamente per loro.
Il progetto è frutto della collaborazione tra NovelloCase, Fogliani Illuminazione, Time To Breed e Floricoltura Bruschi. Le specie presenti nella “gabbia” provengono principalmente dal Sudest asiatico e dal Costa Rica, in Centro America. Ma questa mattina, venerdì 26 settembre, sulla gabbia sono apparsi alcuni biglietti che contestano la scelta di chiudere le farfalle, dentro un recinto, senza alcuna protezione dal maltempo. E anche in redazione sono arrivate alcune lettere di “protesta”. Ma gli esperti rassicurano: le farfalle sono al sicuro e monitorate.
“Da cittadina, e amante degli animali (tutti), trovo vergognoso quello che stanno facendo. Era davvero necessario? Non è possibile che al giorno d’oggi si sfruttino ancora delle creature per chissà quale motivo. Gli animali vanno lasciati liberi, non c’è allevamento che tenga. E chiamare questa gabbia come un’istallazione che non opprime mi sembra un controsenso. Le temperature sono scese. Le povere farfalle sono ferme attaccate al legno senza muoversi. Ne ho anche vista una a terra morta (non so se ce ne sono altre) e mi è venuto da piangere... sul cartello è scritto che ‘esperti entomologi curano costantemente il loro benessere’, ma dopo che sono state inserite non si è mai visto nessuno”, scrive Paola.
Le fa eco Carola: “Dove sta la libertà nel vedere dei poveri esseri viventi chiusi in una gabbia notte e giorno con pioggia battente senza un riparo adeguato e esposte per puro intrattenimento? Non si può lasciarli liberi di vivere la loro breve vita in libertà?”.
Abbiamo contattato la Time To Breed, l’azienda che ha procurato le farfalle e con i suoi entomologi ne cura il benessere: “Comprendiamo la preoccupazione ma ci sono alcune cose che è bene chiarire – dicono – Prima di tutto va detto che le farfalle in natura vivono esposte agli agenti atmosferici. Abbiamo scelto appositamente specie che provengono da foreste pluviali, abituate alla pioggia. Siamo pronti a qualunque evenienza: se il meteo fosse peggiorato, saremmo intervenuti, portandole via”.
“Le farfalle hanno un riparo: – spiegano ancora gli esperti di Time To Breed – E quando piove anche in natura non volano: qui possono stare sulla rete o sulle piante. Controlliamo che mangino e monitoriamo più volte al giorno il loro stato di salute. Va detto anche che il ciclo vitale delle farfalle è molto breve, appena pochi giorni. Domenica il tempo migliorerà, e le farfalle riprenderanno a volare. Vorremmo davvero rassicurare tutti: le farfalle sono in un ambiente sicuro e sotto il controllo dei nostri esperti entomologi“.
Alla Varese Design Week Freedom, 200 farfalle che incantano Piazza del Podestà
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