TAR respinge la richiesta della Varesina. L’ippodromo delle Bettole verso il bando
La Sezione V del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia nega la misura cautelare chiesta dalla Società Varesina Incremento Corse Cavalli (Svicc): sarà la gara pubblica a decidere il futuro della struttura
La battaglia legale della Società Varesina Incremento Corse Cavalli per restare alla guida dell’Ippodromo delle Bettole si ferma davanti al TAR. Con un’ordinanza pronunciata il 22 settembre, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Sezione V – ha respinto la domanda cautelare con cui la società chiedeva di sospendere gli atti del Comune di Varese relativi al nuovo bando di concessione.
La Varesina aveva presentato ricorso contro il rigetto della proroga della convenzione del 1996 e contro il bando di pubblico incanto pubblicato lo scorso 22 maggio, sostenendo che vi fosse un diritto al prolungamento del rapporto. Ma i giudici hanno respinto l’istanza, sottolineando che “non sussiste il fumus boni iuris necessario per concedere la misura cautelare”.
Nel dettaglio, il TAR ha chiarito che “gli artt. 9 e 10 del III addendum non sembrano poter essere interpretati nel senso di prevedere una sorta di diritto potestativo della concessionaria al prolungamento del rapporto”, perché ciò sarebbe in contrasto con i principi europei di imparzialità, trasparenza e concorrenza.
Rigettate anche le altre contestazioni: né lo squilibrio economico-finanziario derivante dallo stop pandemico né le presunte criticità del bando sono state ritenute tali da giustificare la sospensione.
«Le previsioni e i criteri stabiliti dal bando – scrive ancora il TAR – non sembrano avere portata escludente né precludere l’utile partecipazione degli operatori interessati alla procedura di gara».
La decisione, con spese compensate, segna un passaggio decisivo: salvo sorprese in fase di merito, il futuro delle Bettole passerà dal confronto competitivo tra i candidati al bando in scadenza il 16 ottobre. Per la storica struttura varesina si apre dunque una nuova fase.
Il tribunale ha posto la parola fine alla proroga chiesta dalla Varesina, lasciando alla gara pubblica l’onere di stabilire chi guiderà la prossima stagione dell’Ippodromo.
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