Il Ministero chiede convenzioni per offrire beni e servizi a prezzi scontati al personale della scuola
Il provvedimento fa seguito alle misure già attivate dal Ministero a favore del personale scolastico, come le agevolazioni nei settori dei trasporti, dell’agroalimentare e dei servizi bancari, a cui si è aggiunta, l’assicurazione integrativa sanitaria

È stato pubblicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito un avviso pubblico per la sottoscrizione di convenzioni non onerose finalizzate alla vendita al personale scolastico di beni e servizi a condizioni agevolate, tramite una piattaforma tecnologica dedicata.
L’iniziativa è rivolta a tutti i soggetti in grado di offrire beni e servizi a prezzi scontati nei seguenti settori: alimentare e ristorazione, cultura e intrattenimento, vacanze e viaggi, centri estivi, abbigliamento e articoli sportivi, servizi per le famiglie, sport e palestre, tecnologia ed elettronica.
Potranno beneficiare delle agevolazioni docenti, dirigenti scolastici, educatori, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché i dipendenti del Ministero. Gli operatori interessati dovranno far pervenire la propria manifestazione di interesse entro il 15 ottobre di ciascun anno.
«Aggiungiamo un nuovo tassello al sistema di welfare che stiamo costruendo per dare tutele sempre più ampie a chi lavora nella scuola e per la scuola. Offrire agevolazioni concrete, in ambiti che incidono direttamente sulla vita quotidiana e familiare, significa contribuire a valorizzare in modo tangibile la professionalità di quanti partecipano alla formazione e alla crescita dei nostri ragazzi» ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Il provvedimento fa seguito alle misure già attivate dal Ministero a favore del personale scolastico, come le agevolazioni nei settori dei trasporti, dell’agroalimentare e dei servizi bancari, a cui si è aggiunta, con i recenti provvedimenti di legge, l’assicurazione integrativa sanitaria, con una copertura complessiva di 320 milioni di euro per il quadriennio 2026-2029 a favore di 1,2 milioni di dipendenti del settore.
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