Polemica sul “Fiammetta Beach Club” di Porto Ceresio. Il sindaco risponde al comitato

Polemica a Porto Ceresio sul “Fiammetta Beach Club”, il locale sul lungolago ceresino. Nel 2023 è stato fondato da alcuni residenti della zona il comitato “Fiammetta Molesta” e che a fine settembre ha divulgato un comunicato per esporre le proprie idee sulla gestione. A questo comunicato, che è successivamente diventata un’interpellanza di “Porto nel Cuore”, ha risposto il sindaco Marco Prestifilippo nel corso del consiglio comunale di mercoledì 8 ottobre.
Il comunicato del comitato:
Il comitato “Fiammetta Molesta”, nato nel 2023, è stato fondato da alcuni residenti del lungo lago di Porto Ceresio, contestualmente all’apertura del “Fiammetta Beach Club”. La zona in cui è stata aperta questa attività con scopo di lucro, è area protetta e di pregio con vincoli e prescrizioni paesaggistiche ed edilizie.
Lo scopo di questa aggregazione tra privati – “Fiammetta Molesta”, è quello di portare all’attenzione delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine e dell’opinione pubblica l’incresciosa situazione di inquinamento acustico e di immagine causato dal chiosco/bar “Fiammetta Beach Club” nei confronti di una zona residenziale, da sempre tranquilla e classificata come “Tessuto insediativo costiero di pregio1.
Appelli pacifici ed educati al gestore, Livio Lattarulo, lettere protocollate al Sindaco Marco Prestifilippo, numerosi esposti ai Carabinieri, azioni legali nei confronti del Comune e infine un ricorso al TAR ad oggi sono rimasti totalmente inascoltati.
Il “Fiammetta Beach Club”, spuntato misteriosamente in fretta e furia lo scorso 2023 sulla spiaggia più ampia di Porto Ceresio, conta di un chiosco che eroga cibi e bevande alcoliche e non, gazebo, sedie con tavolini e divanetti, casse altoparlanti per la diffusione di musica. Oltre a ciò una schiera di ombrelloni, lettini e sdraio a pagamento e solo un paio di tavole gonfiabili a noleggio. Nessuna area della spiaggia è rimasta al naturale e libera dall’insediamento umano.
Il Comune di Porto Ceresio, incapace di regolamentare con mezzi propri la spiaggia libera che veniva presa puntualmente d’assalto da persone maleducate e incivili che la sporcavano e la degradavano, ha deciso di sgravarsi di questa incombenza concedendo ad un privato, signor Livio Lattarulo, la sua gestione.
Quest’ultimo, con il bene placito del Sindaco Marco Prestifilippo e l’Amministrazione Comunale tutta, dal 2023, anno dell’inaugurazione del bar, non si è mai attenuto alla delibera del Consiglio Comunale del 13 ottobre 2022 che recitava quanto segue: “L’aggiudicatario dovrà svolgere le attività proposte per la gestione dell’area tenuto conto che la finalità della presente concessione consiste nella valorizzazione dell’area ai fini di rendere un servizio funzionale alla promozione turistica, tramite ad esempio la messa a disposizione di attrezzature proprie degli stabilimenti balneari (noleggio di lettini, sdraio, ombrelloni), la realizzazione di attività sportive legate alla nautica ecc. Previa autorizzazione dell’Amministrazione Comunale, è facoltà dell’aggiudicatario installare e gestire in proprio o per mezzo di suo delegato anche un piccolo chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande, attività che in ogni caso deve ritenersi secondaria e di complemento rispetto a quanto sopra menzionato”.
La realtà dei fatti è che l’ingente indotto del “Fiammetta Beach Club” ad oggi proviene principalmente dalla somministrazione di bevande alcoliche, aperitivi in orario serale, organizzazione di serate a tema, Dj set, eventi, feste e tanti altro. Questo mina la tranquillità dei residenti costretti a subire nella stagione estiva musica altissima e flussi di persone che inevitabilmente arrecano fastidio con schiamazzi fino a tarda notte. Le attività di promozione turistica diurna finalizzata al godimento tranquillo dell’ambiente lacustre attraverso lettini e ombrelloni, attrezzature sportive, ricreative etc. sono sempre state messe in secondo piano anche perché poco richieste e utilizzate dal pubblico,
Il Comitato “Fiammetta Molesta” auspica che questa incresciosa situazione, vergognosamente ignorata da anni dalle Istituzioni preposte al suo sanamento, possa colpire e coinvolgere l’opinione pubblica che un domani sarà chiamata alle urne per scegliere coloro i quali che si candideranno per amministrare il Comune di Porto Ceresio.
La risposta del sindaco Marco Prestifilippo letta nel corso del consiglio comunale di mercoledì 8 ottobre
Avuta lettura degli elementi dell’interpellanza relativa alla “gestione della spiaggia La Fiammetta”, considerato anche che alcuni punti rientrano nella categoria di elementi di conoscenza accessibili tramite oggetto di richiesta di accesso agli atti e che in quanto tali vanno trattati e richiesti, si risponde sugli elementi aventi la caratteristica di interpellanza.
1) Per quanto riguarda la presunta “mancanza di attività sportive e ricreative” (così genericamente definite) presso la nuova struttura installata a “La Fiammetta”, va precisato che queste nel caso specifico sarebbero quelle legate alla nautica, non trattandosi di un parco giochi, e che esse non possono che venire o essere incrementate con il tempo, nella forma
auspicabile anche creando dei punti di ormeggio attualmente inesistenti, se la struttura funziona in attivo anche nella logica di un’attività commerciale. Intanto non si può non riconoscere che, finalmente e sicuramente la spiaggia ora funziona come tale, grazie alla installazione di ombrelloni e sdraio e di una struttura organizzata, e che così è stato raggiunto un obbiettivo non di poco conto, che è stato sempre ricercato in passato da vecchie Amministrazioni e anche dalla Sua.
2) Riguardo al lamentato aumento del costo di ombrelloni e lettini, va considerata la congruità del costo stesso, rispetto ad un parametro oggettivo. Intanto la spiaggia, come detto, funziona in quanto tale, è frequentata con un uso normale delle strutture ed il suo funzionamento ha consentito l’eliminazione dello stato di abbandono e addirittura di degrado precedente nel suo utilizzo, dovuto alla presenza di gruppi organizzati, che spesso mettevano a rischio la quiete e la sicurezza pubblica, la stessa tranquillità del vicinato, degli utenti del lungolago e gli stessi utenti delle strutture ricettive.
3) Riguardo ai citati “eventi musicali e rumori di disturbo per il vicinato”, questi, oltre ad essere vigilati, saranno oggetto di più puntuale regolamentazione, anche con l’eventuale adozione di misure che prescrivano limiti orari e sonori in linea e non in contrasto con le leggi in vigore, eventualmente adottando delle misure più stringenti per quanto riguarda gli eventi organizzati dall’operatore commerciale non rientranti nel palinsesto organizzato dall’Amministrazione comunale.
4) Riguardo alla lamentata “prevalenza delle entrate dell’attività derivanti dalla somministrazione di alimenti e bevande” rispetto a ipotetiche altre entrate, ci sembra un ragionamento astratto che non tiene conto della logica di funzionamento di un’attività commerciale destinata per natura a produrre reddito, che può essere reinvestito in potenziamento dell’offerta. O forse si ritiene sia preferibile un’attività con bilancio in negativo, che poi restituisce al Comune la spiaggia stessa, la quale così torna all’abbandono ed al degrado precedenti, come da precedenti esperienze relative all’affidamento di strutture comunali.
5) Riguardo al canone corrisposto al Comune, che viene definito “irrisorio”, al di là del concetto soggettivo di “irrisorio”, bisogna precisare che il canone di cui si parla si riferisce al solo piccolo terreno retrostante, precedentemente in stato di totale abbandono e degrado, invaso da sterpaglie e soggetto a spese di manutenzione. Non si tiene conto del fatto che, oltre al canone per detto terreno, c’è un canone demaniale di ben altro importo, che percepisce l’Autorità di Bacino, ma poi torna in altre forme a vantaggio del Comune stesso. Dunque parliamo di una nuova attività installata, che oltre a funzionare per gli utenti, porta un vantaggio economico al Comune, prima inesistente.
6) Le informazioni sull’allaccio sono in capo agli uffici e perciò, come detto, sono oggetto di richiesta accesso agli atti; tuttavia, informiamo che è stata inviata richiesta di rimborso essendo stati verificati i consumi registrati dal contatore installato.
7) Anche l’atto di contratto di gestione, richiesto erroneamente in questa sede, è in capo agli uffici in quanto oggetto di richiesta di accesso agli atti, che invitiamo a rivolgere a chi di competenza.
8) Elenco dei servizi offerti. Li chiederemo alla struttura, anche perché variabili stagionalmente.
9) Valutazione finale. Al di là dei rumori, che stiamo vigilando e meglio regolamentando, l’interpellanza sembra, anche in questo caso, volta piuttosto a sminuire e demolire una nuova struttura, che, al di là di aggiustamenti e correzioni sempre possibili, sta funzionando, è apprezzata da cittadini e visitatori, valorizza una spiaggia prima in stato di degrado e realizza un vecchio progetto anche di passate amministrazione, le quali hanno costruito prima la spiaggia e acquisito poi con difficoltà in sua funzione il terreno retrostante.
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