“Serve pluralismo”: mozione di sfiducia del centrodestra Sestese contro l’assessore Ponti

Fratelli d’Italia e Siamo Sestesi chiedono la revoca delle deleghe all’assessore alla Comunicazione. Al centro della contestazione, "l’esclusione delle minoranze dai canali istituzionali e l’abbandono dell’Informatore Comunale"

Michele Ponti

Dopo l’assessore alla sicurezza Francesca Gualtieri, il centrodestra di Sesto Calende contesta l’operato di un altro membro della giunta del sindaco Giordani, chiedendo una nuova mozione di sfiducia, questa volta nei confronti dell’assessore alla comunicazione Michele Ponti.

I gruppi consiliari di Fratelli d’Italia e Siamo Sestesi hanno presentato una mozione di sfiducia verso Ponti, accusandolo di «gravi criticità nella gestione della comunicazione istituzionale del Comune di Sesto Calende».

Il documento, depositato in Municipio e indirizzato al sindaco, contesta innanzitutto la decisione dell’assessore di «escludere le minoranze dai canali ufficiali di comunicazione». Una scelta che, secondo i firmatari, si basa su un’«interpretazione errata» della normativa di riferimento. Lo scorso agosto, infatti, le opposizioni avevano chiesto uno spazio all’interno degli spazi di comunicazione istituzionali per far sentire la voce dell’opposizione. Negli anni precedenti questo spazio istituzionale era riservato attraverso una pagina dell’informatore comunale (dal 2009 un semestrale disponibile in cartaceo e in pdf redatto dagli assessori ad eccezione della pagina dedicata alle opposizioni, ndr.).

Tuttavia, con l’insediamento della nuova giunta nel giugno 2024, il periodico ha fermato le proprie pubblicazioni a causa di una nuova organizzazione voluta da Ponti, con la creazione, così ha detto più volte l’assessore in consiglio comunale, di una nuova redazione indipendente, come in realtà era l’informatore quando fu fondato in città nel 1979 a cadenza bimestrale, poi trimestrale. Ponti ha ribadito più volte che all’interno del del nuovo periodico sarà presente anche la voce dell’opposizione, in questo momento però assente.

«L’informatore comunale — strumento fondamentale di trasparenza e partecipazione, espressamente previsto dall’art. 58 dello Statuto Comunale — è stato di fatto abbandonato, lasciando la città priva di un canale tradizionale e capillare di informazione istituzionale – criticano Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia -. L’assessore Michele Ponti ha escluso la possibilità di accesso delle minoranze ai canali istituzionali citando erroneamente la Legge 150/2000 e le disposizioni AGCOM. L’AGCOM, con nota prot. n. 0231997 del 22 settembre 2025, ha smentito tale interpretazione, chiarendo che non esistono ostacoli normativi alla presenza delle minoranze nei canali istituzionali dell’Ente».

«Solo grazie all’intervento delle opposizioni – sostengono i firmatari Jole Sesia, Marco Colombo, Roberta Colombo, Mario Boatto e Marco Limbiati – è stato possibile ripristinare la corretta interpretazione della legge». L’errore, proseguono, «ha leso il principio di pluralismo e trasparenza della comunicazione pubblica, privando i cittadini di una rappresentanza completa».

La mozione contesta inoltre l’impostazione comunicativa dell’assessore, ritenuta squilibrata sul digitale e quindi «non inclusiva» nei confronti di una parte della cittadinanza. Tra i punti critici segnalati figurano il nuovo sito istituzionale, giudicato «meno fruibile» rispetto al precedente, e come già detto, l’abbandono dell’Informatore Comunale, strumento previsto dallo Statuto e «fondamentale per garantire trasparenza e partecipazione».

Alla luce di queste considerazioni, i due gruppi ritengono incompatibile la permanenza di Ponti nel suo incarico e invitano il Sindaco a «trarne le dovute conseguenze politiche».

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 10 Ottobre 2025
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