Stop alla consegna di abiti usati: a Gavirate chiude il guardaroba di Caritas
Dall'8 ottobre non si accetteranno più indumenti di seconda mano. Sono cambiati i bisogni degli assistiti e quanto veniva raccolto era spesso inadatto

Vestiti usati: che fare? Il desiderio è sempre quello di dar loro una seconda vita, non gettare ciò che potrebbe tornare utile per qualcun altro.
C’è stato un tempo in cui i cassonetti degli abiti usati erano molto diffusi. Poi, l’incuria, qualche esperienza negativa, la superficialità generale hanno portato a ridurre i posti di raccolta perchè spesso si trasformavano in discariche.
I canali parrocchiali della Caritas sono rimasti una via per uno smaltimento positivo. Ma anche in questo caso stanno aumentando limiti e paletti. Il ritiro di vestiti, scarpe, coperte o asciugamani avviene solo per oggetti lavati e ben tenuti, pronti a essere distribuiti a chi ne ha bisogno.
Succede così che, a Gavirate, il guardaroba della Caritas chiude. Ne dà comunicazione l’informatore parrocchiale:
Il Guardaroba Caritas chiude il servizio di raccolta degli indumenti usati, una delle attività che da anni contraddistingue l’impegno di questa preziosa realtà cittadina; pertanto non sarà più possibile portare abiti in parrocchia a partire dall’8 ottobre 2025.
La decisione di non raccogliere più dai cittadini gli indumenti usati è dettata da una doppia motivazione: da un lato i bisogni dei nostri assistiti sono mutati nel tempo ed oggi i vestiti non rappresentano più una priorità, essendoci una sovrabbondanza di indumenti rispetto a una richiesta che è diminuita, mentre emergono necessità diverse ed urgenti da soddisfare; dall’altro lato una parte del materiale che viene portato al guardaroba risulta purtroppo inadatto all’utilizzo nel servizio di assistenza, perché sporca, rovinata o obsoleta.
L’attività del Guardaroba comunque continuerà seppur limitata al solo servizio di distribuzione ai beneficiari degli indumenti già presenti e nel caso in cui si riscontrerà una richiesta specifica di capi di abbigliamento, si lanceranno appelli mirati di raccolta alla comunità cittadina. Il gruppo Caritas si prenderà un tempo di riflessione per comprendere meglio come essere concretamente d’aiuto e progettare un nuovo servizio più utile e più efficace vicino alle reali esigenze delle persone che sono assistite dal Centro di ascolto; quello che è importante è la solidarietà, che rimane, anche se le forme in cui si esprime cambiano. Sicuri della comprensione e della collaborazione da parte di tutti, esprimiamo sin d’ora il nostro ringraziamento. Chiunque voglia compiere gesti solidali può continuare a farlo attraverso un impegno mirato e donazioni consapevoli, che permettono alla Caritas di sostenere le persone in difficoltà con consulenze, accompagnamento e, dove necessario, anche con aiuti economici.
A Gavirate, nel 2024, il Comune aveva attivato un servizio di raccolta abiti usati a domicilio: destinazione discarica. L’iniziativa era collegata anche a una questione di decoro urbano per le diverse segnalazioni di rifiuti abbandonati nei pressi dei cassonetti dislocati proprio al fine di raccogliere abiti con fini sociali.
Siamo in un’era in cui si punta a scambiare indumenti usati attraverso piattaforme o negozi vintage. Ma alla fine un vestito non è più riutilizzabile e deve essere smaltito in discarica.
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