Un dj, un artista e un’opera “scomoda”: ecco il podcast “La sindrome di Baj”
Un viaggio in sei puntate, cinque audio e una video, tra le opere e il pensiero dell’artista Enrico Baj, guidato dalla voce e dalle domande del podcaster varesotto Daniele Vaschi

Osservare un’opera d’arte ma anche ascoltare la sua storia tramite la voce di un deejay. Scoprire un artista, il suo percorso e il suo pensiero. Cercare risposte, metterle in discussione o semplicemente lasciarsi cogliere dall’emozione e dalla poesia che un’opera d’arte ti può generare.
Si può trovare questo e molto altro nel nuovo podcast di Daniele Vaschi, dj e podcaster del Varesotto (conosciuto anche come Mr. Grankio della band Pay o Ariele Frizzante) che lunedì 13 ottobre ha presentato il suo nuovo lavoro audio dal titolo “La sindrome di Baj” al Museo del Novecento di Milano (giovedì 16 ottobre, la presentazione a Castronno, a Materia).
Un lavoro di sei puntate, una delle quali anche video, dove l’autore racconta la sua ossessione per le opere di Enrico Baj, pittore, intellettuale patafisico e protagonista assoluto della neoavanguardia italiana e internazionale.
Artista scomparso nel 2003, Enrico Baj ha continuato a far parlare di se e lo scorso febbraio, in occasione del centenario dalla sua nascita, il museo di Piazza Duomo ha deciso di esporre “I funerali dell’anarchico Pinelli”, un’opera del 1972 rimasta in archivio per molto tempo.
Ed è proprio davanti a quell’opera, alta tre metri e lunga dieci, che i presenti alla conferenza stampa hanno ascoltato la prima puntata del nuovo podcast di Daniele Vaschi. Cuffie sulla testa e occhi attenti per ripercorrere la storia di una delle opere più politiche e dibattute dell’artista.
Come ha raccontato anche Roberta Cerini Baj, vedova e archivista di Baj, l’inaugurazione della mostra dedicata a quell’opera fu annulla perché proprio in quei giorni fu ucciso il commissario Luigi Calabresi. Oggi invece, l’opera ha trovato una casa definitiva, una stanza che affaccia sul Duomo di Milano.
Il podcast di Vaschi però non è solo questo. Se inizia da una questione politica e storica, continua come un racconto al contrario, andando a ripercorrere la vita di Baj tramite le voci di chi lo ha conosciuto e incontrato. Episodio dopo episodio, il podcast porta l’ascoltare a conoscere Baj senza tralasciare un punto di vista personale. L’autore infatti, snocciola domande e interrogativi. Cos’è un quadro? A cosa serve un’opera d’arte? Perché bisogna sempre essere innamorati di qualcuno o qualcosa? Le risposte le lascia a Roberta Cerini Baj, vedova dell’artista e custode dell’archivio, al giornalista Enrico Deaglio, all’artista Ugo Nespolo, a Emma Zanella direttrice del museo MAGA Gallarate, a Angela Sanna, docente di storia delle belle arti all’accademia di Brera, e tanti altri testimoni, amici e studiosi.
La conferenza stampa si è aperta con i saluti di Gianfranco Maraniello, presidente del Museo del Novecento e con l’intervento dell’assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi che ha ricordato l’importanza di esporre l’opera di Baj nel cuore di Milano: «È un atto che si realizza e che assolve a diversi aspetti: un debito nei confronti di un artista e di un donatore. Ricordo una mattina, insieme al direttore e al comparto scientifico del museo: guardando la piazza, abbiamo detto che era giusto che l’opera stesse lì, visibile, in dialogo diretto e intimo con il cuore della città. Sono felice e soddisfatto: credo che questo podcast rappresenti il completamento di un’operazione importante, di cui la città può essere davvero orgogliosa». Ospiti d’eccezione dell’incontro anche Roberta Cerini Baj e la giornalista Guia Cortassa.
ASCOLTA SU SPOTIFY: https://bit.ly/baj_spotify
Foto sopra Giovanni Vaschi
LA SINDROME DI BAJ A VARESE
La presentazione a Materia Spazio Libero (ingresso libero, riserva il tuo ingresso) è per giovedì 16 ottobre, alle 21.00, in Via Confalonieri, 5, a Castronno. Con Daniele Vaschi, Roberta Cerini Baj, vedova dell’artista e custode dell’archivio, e dalla giornalista Erika La Rosa. Ingresso libero e gratuito, riserva il tuo ingresso.
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