ITE Tosi nel mondo e… Oltre l’Impossibile
In Islanda e poi in Cambogia. Il progetto "Oltre l'impossibile", promosso dall'ITE Tosi di Busto Arsizio racconta il coraggio e la determinazione. Nuove sfide attendono i ragazzi dell'istituto: al via "Oltre l'Impossibile 3"
Durante l’estate del 2024 dieci coraggiosi studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Enrico Tosi” di Busto Arsizio hanno sfidato l’impossibile. In sella alle loro biciclette, sostenuti da due professoresse e soprattutto dal prezioso Andrea Devicenzi, atleta paralimpico e mental coach, hanno percorso oltre 500 chilometri in una terra lontana e sfidante: l’Islanda. Questa estate altri intrepidi avventurieri sono partiti alla scoperta della Cambogia. La loro esperienza è stata presentata nell’aula magna della scuola promotrice giovedì 30 ottobre. In questa occasione non sono mancate lacrime di gioia, emozioni inspiegabili e abbracci calorosi.

L’evento si è aperto con le parole della dirigente Amanda Ferraeio e di Andrea Devicenzi. Entrambi, visibilmente orgogliosi e commossi, si sono rivolti al pubblico con parole di incoraggiamento e augurio. «Questi ragazzi sono semplicemente incredibili: sfido chiunque a pedalare, per giorni consecutivi, un totale di 810 chilometri, con la sola compagnia di un monsone che non lascia respirare; il viaggio in Cambogia è stato anche questo. Acquazzoni violenti, aria irrespirabile. Ma soprattutto una dimostrazione di coraggio» afferma la dirigente dell’ITE Tosi, Amanda Ferrario, grande sostenitrice del progetto. La preside si meraviglia ogni giorno di più delle capacità, molto spesso nascoste, che tutti i giovani vantano. «Cosa amo di più degli adolescenti? La loro voglia di fare, il loro spirito. La mia generazione li critica tanto, ma è in effetti la prima a lamentarsi e ad arrendersi quando le circostanze si fanno critiche. I ragazzi sono diversi. E sono spettacolari» ribadisce. Nei venti ragazzi che hanno partecipato a una delle due edizioni di “Oltre l’Impossibile”, Amanda Ferrario, vede il futuro. Durante l’evento di giovedì sera, le parole della dirigente hanno toccato profondamente il cuore del pubblico, e soprattutto quello di tutti gli studenti presenti all’evento. Nelle loro anime risiede ora una convinzione: la preside dell’ITE crede in loro. Ha creduto nella forza di chi quest’anno ha affrontato le strade trafficate e le campagne desolate della Cambogia e ha ammirato il coraggio dei ragazzi che lo scorso anno si sono confrontati con l’ostilità dell’Islanda.

Andrea Devicenzi non è solo un mentore, ma un’ispirazione. La sua vita non è terminata quando in seguito a un incidente stradale ha perso una gamba. Al contrario, la sua vita è iniziata quando in seguito a un incidente stradale ha perso una gamba. «Non è stata la fine, ma l’inizio di qualcosa di spettacolare che ancora oggi mi rappresenta. Ho viaggiato tanto, da solo, con la sola compagnia della mia biciletta. Ma trascorrere intere giornate con loro è un’emozione impagabile. Da un senso alla mia vita. Mi fa sorridere, mi fa stare bene. Per questo li ringrazio, dal primo all’ultimo» racconta Andrea. L’atleta paralimpico, come la preside dell’ITE Tosi, conosce i giovani. Ha la «fortuna» di accompagnarli, di incitarli, sostenerli e rincuorarli. «Durante l’avventura in Cambogia ci sono stati tanti momenti di difficoltà. Una delle ragazze, Giorgia, ha avuto un brutto incidente con un motorino. Si sono scontrati, lei è caduta e fortunatamente i danni sono stati limitati. Ma ho avuto paura. E non sono nemmeno stato il primo a soccorrerla. Questo mi ha fatto riflettere molto: sono loro, i giovani, ad avere la forza di affrontare le difficoltà e di andare avanti. Sanno stare insieme, supportarsi vicendevolmente. Li ringrazio. Semplicemente per esserci, sempre».
Quale modo migliore di raccontare il progetto “Oltre l’Impossibile – edizione Cambogia”, se non quello di mostrare le imprese, le parole e le lacrime di chi, in prima persona, ha preso parte a questa folle, ma spettacolare, attività? La serata è infatti proseguita con la proiezione del docufilm, realizzato da Filippo Cerra in collaborazione con Cactus Production. Immagini incisive, esplicite, coraggiose. Immagini curiose, sincere, vere. Immagini che, grazie al videomaker che ha accompagnato dieci studenti delle scuole superiori, tre docenti e un atleta paralimpico in Cambogia, alla ricerca dell’impossibile, si sono trasformate in un video capace di raccontare. Arricchito con i pensieri dei partecipanti, il docufilm racconta infatti di una terra che non perdona. Racconta di uno stato in cui tutto è così difficile e così straziante. Racconta di una civiltà in cui i bambini sorridono, nonostante le difficoltà, e gli anziani si rallegrano costantemente. Racconta di dieci giovani esempi che, sostenuti da tre insegnanti e Andrea Devicenzi, hanno cercato l’impossibile e l’hanno trovato. L’hanno superato? Sì, e con una semplicità disarmante, la stessa con cui hanno dimostrato, in soli dieci giorni – dal 12 al 24 luglio – che i limiti non esistono quando la voglia di vincere è infinita.

In seguito alla proiezione del racconto, in formato video, del progetto, sono stati i ragazzi che hanno sfidato l’impossibile a condividere esperienze ed emozioni. «Il dolore esiste. Io l’ho vissuto, in prima persona. Avevo due alternative: piangermi addosso, smettere di vivere, annullarmi. Oppure reagire, tornare a sorridere, riprendere in mano la mia vita. Io ho scelto la seconda strada. Ho fatto bene, anzi benissimo perché ora sono felice. Felice veramente» spiega uno di loro. Per i dieci studenti e i professori coinvolti nell’iniziativa, il viaggio in Cambogia è stato fondamentale: «Ci ha cambiato la vita. Adesso tutto ha un sapore diverso. Perché la fatica sperimentata in Cambogia ci ha insegnato a non arrenderci, a sfidare la vita, a ridere, a impegnarsi» confermano. «Non abbiate paura di osare. Noi abbiamo osato, abbiamo provato. E ci siamo riusciti. Cogliete ogni opportunità che vi viene presentata, non abbiate rimpianti, mai. Non limitatevi, non fatevi bloccare dalla paura. Vivete. Perché la vita è straordinaria».
Caro Andrea, la tua missione non si ferma qui. Hai un’altra sfida da portare a termine, con la determinazione e la passione che ti appartengono. Perché a luglio dell’anno prossimo, dodici studenti si dirigeranno alla scoperta del punto più alto dell’Europa: Capo Nord. La Norvegia è pronta ad accogliere chi, in seguito alla realizzazione di un video motivazionale, verrà selezionato per prendere parte alla terza edizione del progetto “Oltre l’Impossibile”. Senza paura, ma con convinzione, altri ragazzi vivranno emozioni incredibili. Un nuovo capitolo inizia. Chi è pronto a scriverlo?

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