La lunga avventura di Grigio, il gatto arrabbiato scomparso per 71 giorni e ritrovato a Reno
La scomparsa di Grigio ha coinvolto una comunità intera tra Laveno, Reno e il Verbano: ritrovato magro ma salvo, dopo 71 giorni di libertà e pericoli
Una storia di determinazione, affetto e resistenza, che ha coinvolto una famiglia, una comunità e un intero territorio. È quella di Grigio, un gatto meticcio a pelo lungo, dal carattere deciso e dallo sguardo inconfondibile, che dopo 71 giorni di assenza è riuscito a tornare a casa, o meglio, è stato ritrovato grazie all’amore instancabile dei suoi umani.
La scomparsa improvvisa
È il 30 agosto 2025 quando Grigio, spaventato nel suo nascondiglio di casa, si lancia dalla finestra del secondo piano, in pieno centro di Laveno, affacciato sul lungolago. Nessuno lo vede, e inizialmente si pensa che si sia semplicemente rintanato. Ma la notte passa, e lui non si fa vedere né sentire. Da lì inizia una vera e propria ricerca quotidiana, durata due mesi e mezzo.
Una missione quotidiana
Per settimane la famiglia di Grigio dorme con la porta aperta, sperando nel suo ritorno. Ogni giorno, alle sei del mattino e dopo il lavoro, escono a cercarlo, coprendo in media 12 km al giorno. Affiggono decine di cartelli, distribuiscono volantini nelle cassette postali, pubblicano aggiornamenti sui social, ricevono decine di segnalazioni. Alcune, anche molto lontane da casa.
Dopo i primi avvistamenti nei pressi del cimitero di Laveno, a quasi un chilometro da casa, decidono di rivolgersi a un esperto di animali smarriti, che consiglia l’uso di fototrappole. Nonostante qualche scetticismo sulla distanza, loro non smettono di crederci.
La valle degli animali
Nel frattempo, Grigio non si vede, ma le fototrappole mostrano volpi, donnole, tassi e gatti della colonia. Una scoperta inaspettata: la coabitazione tra specie diverse nella condivisione del cibo. Un piccolo insegnamento nel bel mezzo della ricerca.
Nemmeno l’esperimento con i droni dotati di altoparlante con la voce registrata porta a risultati. Ma la storia di Grigio, ormai diventato “il gatto arrabbiato” dei bambini di Laveno, continua a muovere la comunità, e sui social cresce la solidarietà.
La svolta dopo due mesi
Tra fine ottobre e inizio novembre arrivano due segnalazioni da Brezzo di Bedero e Casalzuigno, ma è il 9 novembre, quando una signora inglese di Reno manda una foto sul cellulare della famiglia, che tutto cambia: anche solo a schermo bloccato, quel gatto è Grigio.
Lo raggiungono subito, ma ci vogliono due ore e un primo tentativo fallito per riuscire finalmente a prenderlo e riportarlo a casa: magro, arruffato, ma in buona salute.
Il ritorno
Grigio torna a casa dopo 71 giorni. Nessuno saprà mai come sia riuscito ad arrivare fino a Reno, né di cosa si sia nutrito o dove abbia dormito, ma ha resistito, si è adattato e ha ritrovato la strada verso l’abbraccio dei suoi umani.
«Abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità – raccontano – e alla fine ci siamo riusciti. Chi la dura, la vince».
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