Varese
Cenone di Capodanno di solidarietà con senzatetto e stranieri a Lozza
La tradizione dell’associazione Sharazade per festeggiare il primo dell’anno insieme e tendere una mano a chi fa fatica a trovare il proprio posto nella società
La prima notte dell’anno a Lozza ha un sapore speciale. Nel ristorante indiano in Via Vittorio Veneto 1 torna il Capodanno condiviso dell’associazione Sharazade: un cenone all’insegna della solidarietà dove ogni ospite offre il pasto a una persona bisognosa o a un cittadino straniero, per vivere la magia delle feste tutti insieme, andare oltre ai pregiudizi e allargare i propri orizzonti.
Come funziona il Capodanno condiviso
Il Capodanno condiviso è ormai una tradizione per Sharazade, ma come funziona? Ogni partecipante si prende in carico la spesa per un altro ospite, che può essere una persona senza dimora, un anziano solo, o un cittadino straniero che fa fatica a trovare il posto all’interno della società. I partecipanti possono invitare conoscenti che sanno aver bisogno di aiuto e di compagnia, oppure – se non conoscono nessuno – possono chiedere aiuto a Sharazade. «Siamo in contatto – spiega la presidente di Sharazade Marilina Castiglioni – con diverse realtà come la cooperativa Ballafon e l’Opera di san Vincenzo di Induno Olona, c’è sempre qualcuno da invitare».
Un’occasione per aiutare chi è in difficoltà, ma anche conoscere persone e scoprire culture diverse. Del resto, l’obiettivo di Sharazade è proprio far conoscere nuove realtà vicine e lontane attraverso l’arte: “Cultura e spettacolo senza frontiere” è il motto dell’associazione. «Tutto è cominciato – racconta la presidente Castiglioni – con la Festa dei popoli di Lozza. Abbiamo conosciuto tantissime persone e molti giovani stranieri delle comunità del territorio, che venivano ad aiutarci nell’allestimento. Negli anni siamo andati avanti, la realtà è diventata più grande e alla fine è nata l’idea del Capodanno condiviso».
Amicizie che superano tutti i confini
Sono tante le storie di solidarietà e amicizia sbocciate durante i cenoni di Capodanno organizzati da Sharazade. «Grazie a questa iniziativa – ricorda Castiglioni – è nata un’amicizia molto solida tra me e il giovane che ospito a casa, che per tanti anni mi ha aiutata a prendermi cura dei miei genitori malati. Oltre a lui, ospitiamo altri tre ragazzi senegalesi, due di loro arrivati in Italia minorenni e senza accompagnamento».
Legami che superano i confini geografici e anche quelli dell’età. «Ricordo ancora – racconta la presidente – un capodanno di diversi anni fa, quando la madre dell’ex sindaco Adriana Fabbian, una signora di oltre 90 anni molto piccola bianca di capelli e carnagione, ha ballato tutta la sera insieme a un gruppo di altissimi ragazzi del Senegal».
Info e contatti per partecipare
Per partecipare al Capodanno condiviso o chiedere maggiori informazioni, è possibile contattare l’associazione Sharazade inviando un messaggio Whatsapp o telefonando al numero 3284135552.

