Per il settimo anno Monti presenta l’emendamento al bilancio per evitare le sanzioni dei ticket sanitari non pagati
Sono oltre 3400 i varesini che si sono visti recapitare il sollecito con la sanzione per prestazioni avvenute nel 2020. L'emendamento prevede lo slittamento della regolarizzazione a fine 2026
Da sette anni, il consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia, presenta un emendamento al bilancio regionale che mira a risolvere una problematica ricorrente: il pagamento dei ticket sanitari non pagati, ma non in esenzione. L’emendamento, che ha lo scopo di favorire la regolarizzazione senza sanzioni, è stato riproposto con l’intento di offrire un’opportunità di risoluzione ai cittadini che si trovano in difficoltà per il mancato pagamento di questi ticket.
Il problema dei ticket sanitari non pagati
Molti cittadini lombardi si ritrovano a dover affrontare il mancato pagamento dei ticket sanitari, un errore dovuto a errori materiali o per situazioni che si verificano dopo anni di controlli retroattivi. Quest’anno sono arrivate le notifiche per l’anno 2020: un sollecito per il pagamento del ticket e della sanzione, che, per disposizione normativa, ha lo stesso valore del ticket.
Il punto debole, secondo Monti, è proprio la lunghezza degli accertamenti: « Se la segnalazione arrivasse subito si darebbe al cittadino la possibilità del ravvedimento operoso senza aggravi di costi. Invece la piattaforma Sogei invia la notifica spesso a ridosso della scadenza per la prescrizione, finendo per generare un forte disagio tra i cittadini».
La situazione nella provincia di Varese e Insubria
Nel territorio di ATS Insubria, sono 5825 i casi di morosità notificati quest’anno, di cui 3411 in provincia di Varese, con un importo complessivo che supera il milione di euro suddivisonin 576.083 euro diticket e 425.483 euro di sanzioni: una media di circa 200 euro per persona. Questo dato evidenzia quanto sia urgente affrontare la questione, soprattutto per quelle famiglie e cittadini più vulnerabili che si ritrovano a dover far fronte a difficoltà economiche.
Cosa prevede l’emendamento
L’emendamento presentato da Monti prevede una serie di misure per alleggerire il carico sulle famiglie e promuovere una regolarizzazione più semplice. In particolare la proroga del termine per il pagamento: l’emendamento prevede una proroga fino al 31 dicembre 2026 per il pagamento dei ticket sanitari non saldati, dando ai cittadini più tempo per regolarizzare la propria posizione senza incorrere in sanzioni elevate; la regolarizzazione senza sanzioni: i cittadini potranno pagare solo il valore del ticket, senza dover aggiungere le sanzioni, se provvederanno al pagamento entro il termine stabilito, il ravvedimento operoso: questa misura consente a chi non ha ancora saldato il ticket di farlo in modo agevolato, senza subire ulteriori penalizzazioni. L’obiettivo è quello di evitare che la morosità continui a crescere, dando la possibilità di “rimediare” in modo corretto e senza costi aggiuntivi.
La copertura finanziaria prevista è di 2.879.988 euro, destinati a supportare la regolarizzazione e l’estensione della proroga. Questo importo è stato recuperato dal bilancio regionale per garantire la sostenibilità dell’intervento.
Il ruolo di ATS Insubria
ATS Insubria, insieme ai suoi sportelli di ascolto, giocherà un ruolo fondamentale nel supportare i cittadini in questa fase di regolarizzazione. Gli sportelli, che saranno attivi per raccogliere le segnalazioni dei morosi, forniranno assistenza diretta a coloro che desiderano mettersi in regola con i pagamenti. Gli utenti potranno rivolgersi agli sportelli telefonici ( 0332v277235) o fisici ( via Rossi), senza necessità di prenotazione, per ottenere informazioni dettagliate e per avviare il processo di regolarizzazione.
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