Siamo stati a Lugano per la chiusura del tour europeo di Brunori Sas

Una scaletta pensata per ripercorrere il percorso "brunoriamo" e una grande band ad accompagnare il live del cantautore

Generico 22 Dec 2025

Un tour che ha toccato diverse capitali europee quello di Brunori Sas e che si è chiuso nella serata di lunedì 21 dicembre a Lugano, al Pala Congressi per una data che ha registrato il sold out. Una tappa imperdibile per i veri fan. E perfetta per chi aveva voglia di inoltrarsi nel percorso del cantautore calabrese che da “Come stai”, oramai uscita più di quindici anni fa (“Volume I” è del 2009), ha iniziato un percorso che oggi possiamo definire solido e pieno di riconoscimenti.

Poltrone sold out e un appuntamento che ha permesso di godere della leggerezza e dell’ironia del cantautore, dei suoi brani più famosi e conosciuti, in un live che non si è risparmiato nel proporre al pubblico arrangiamenti nuovi grazie all’accompagnamento di una straordinaria band. Con lui sul palco Dario Della Rossa (tastiere, sintetizzatori, basso elettrico), Mirko Onofrio (flauti, sax, clarinetto basso), Massimo Palermo (batteria), Stefano Amato (violoncello, basso elettrico) e Lucia Sagretti (violino, cori).

«Sarà un percorso brunoriano. Un concerto diviso in due parti, la prima più rock e la seconda parte più intima. Almeno, fino a quando le energie ci assistono», dice al pubblico Brunori Sas ricordando che, grazie alla sua ironia, potrebbe proporre al pubblico anche one man show. A tal proposito, il prossimo tour si intitola “TUTTOBRUNORI, canzoni e monologhi” e girerà i teatri d’Italia per tutto il 2026.

Brunori si elogia, si auto celebra, in fondo si prende in giro e prende in giro coloro che lo decantano e che ne vantano grandi qualità. Eppure c’è poco da obiettare: in sedici anni ha costruito un percorso artistico che dell’indie lo ha reso sempre più pop, nel senso più letterale del termine.

Il live messo in scena a Lugano ha segnato un punto. Un ultima data di un tour che lo ha visto portare sui palchi europei, tra le date Parigi, Berlino, Londra, i suoi brani più conosciuti, o comunque quelli che hanno segnato in qualche modo i vari step della sua carriera. Una scaletta pensata per riproporre i titoli dei suoi album, dal meno recente in poi. Una scelta semplice che rende però l’idea di quanta strada ha fatto l’artista calabrese.

Sul palco ha portato un vero e proprio “dizionario bronuriano” non solo delle sue canzoni. Ma anche di quello che è il suo mondo, il suo modo di stare sul palco, quello di scegliere i musicisti con cui lavorare, mettendo la musica sempre al centro. Un live potente e ben calibrato che si è chiuso con il pubblico in piedi tra applausi e striscioni.

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Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Dicembre 2025
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