Maxiprocesso ‘ndrangheta in Lombardia, 110 le condanne
La sentenza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Milano Roberto Arnaldi. Pene da da 16 anni ad 1 anno e 4 mesi di reclusione.
Centodieci condanne per un totale di oltre mille anni di carcere. Si è concluso sabato sera dopo due giorni di attesa il maxi processo milanese alla ‘ndrangheta. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Roberto Arnaldi ha confermato l’impianto accusatorio sull’esistenza di una cupola lombarda. Emesse in tutto 110 condanne, fino a 16 anni di reclusione, cinque assoluzioni e quattro non luogo a procedere (uno per estinzione del reato per morte del reo).
Le 110 condanne inflitte agli imputati prevedono pene che vanno da 16 anni ad 1 anno e 4 mesi di reclusione. Il procedimento con rito abbreviato era stato scelto dai 119 imputati coinvolti a Milano nelle operazioni "Infinito" e "Tenacia" che con gli arresti del luglio 2010 hanno smantellato la rete di infiltrazioni ’ndranghetiste in Lombardia. (Il video delle riunioni della ‘ndrangheta a Cardano al Campo).
Quattordici anni per Vincenzo Mandalari – arrestato dopo una lunga latitanza – Pasquale Varca e Cosimo Barranca, il boss di Milano, mentre al "capo dei capi" Pasquale Zappia è stata inflitta una pena di dodici anni.
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