Accoglienza e solidarietà al Quadrifoglio
Un lettore ci racconta la storia di Nessar, un membro della comunità bengalese che da un anno si ritrova ogni domenica alla cooperativa di via Lodi. E in programma c'è anche una cena etnica
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore sulle attività delle comunità straniere presso la cooperativa Il Quadrifoglio di Busto Arsizio.
Da un anno al Quadrifoglio di via Lodi 20, Busto Arsizio, la comunità bengalese di Busto si ritrova tutte le domeniche mattina, dalle 10 alle 13: prima 10 poi 15, 20, 30 e infine 50 persone insieme per discutere, riflettere, imparare la lingua bengalese ( i piccoli ), pregare, festeggiare le loro ricorrenze,
per sentirsi gruppo.
Un anno fa, in occasione dell’inaugurazione, fui invitato e nell’invito c’era la sollecitazione a portare qualche cittadino straniero. Io ci andai con alcune ragazze bulgare, una famiglia marocchina e tre amici bengalesi. La festa fu bella, io ebbi occasione di presentare i miei amici e ricordare ai tanti presenti che
c’era sempre aperta la sottoscrizione iniziata due anni prima, per una casa comune della preghiera.
Gli organizzatori mostrarono attenzione alla sottoscrizione, ma tutto finì lì. Qualche tempo dopo, però, io chiesi se era possibile che qualcuno si potesse trovare nel locale del Quadrifoglio nelle ore libere dalle riunioni e dagli incontri programmati dal Movimento.
La risposta fu subito affermativa: io presentai il signor Nessar al signor Claudio Gallazzi, gestore ed organizzatore del locale. E da quel giorno la bella collaborazione continua.
Nessar mi ha raccontato: "Di solito il nostro Ramadan era celebrato sempre nelle proprie case e
famiglie. Quest’anno, data anche la circostanza delle ferie, noi bengalesi abbiamo fatto tutto il
Ramadan insieme al Quadrifoglio. Abbiamo fatto scuola di lingua, cultura e tradizioni bengalesi".
Nessar si augura che anche durante il periodo di chiusura delle scuole, si possa ripetere l’esperienza degli incontri quotidiani.
Un’altra testimonianza è quella di Anwar: "Quest’anno io ho avuto la fortuna di portare in Italia mia moglie e le mie due bambine (Fatema e Maria); in agosto abbiamo frequentato il gruppo e le mie donne si sono sentite bene a contatto con i connazionali, e le bambine hanno iniziato la scuola con meno paura e tanta gioia perché anche i ragazzi più grandi le hanno aiutate a fare i compiti e a giocare". "Per il 12 novembre – dice infine Nazir – abbiamo organizzato una cena bengalese, che offriremo noi per
ringraziare dell’ospitalità, di cui siamo proprio soddisfatti: tutti sono invitati!".
Vittorio Di Mattei
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