Referendum Mirafiori, Fassino: “Se fossi un lavoratore voterei sì”

«Se fossi un lavoratore della Fiat voterei sì al referendum sull’accordo a Mirafiori».
Piero Fassino, candidato sindaco del Pd a Torino, così si è espresso sull’imminente referendum dei lavoratori riguardo l’accordo su Mirafiori «Tuttavia l’azienda deve avvertire la responsabilità di compiere atti per favorire un clima più disteso», ha aggiunto l’ex segretario dei Ds.  «Se vincessero i no nel referendum – ha continuato Fassino – quelli che pagherebbero sarebbero solo i lavoratori, perché l’azienda potrebbe trasferire la produzione negli Stati Uniti o altrove».

L’opinione dell’ex segretario DS è condivisa anche dall’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino. «Lo scenario alternativo sarebbe di grande criticità per la città e per il Piemonte» ha spiegato «Mi auguro, sollecito e auspico che i sindacati recuperino il tema della garanzia di rappresentanze per tutti».

Il comitato centrale della Fiom si riunirà oggi, mercoledì 30 dicembre, a Roma: si prevede la proclamazione di uno sciopero e l’annuncio formale arriverà intorno alle 14.30, quando il segretario generale Maurizio Landini terrà una conferenza stampa.  Il presidente del comitato centrale Fiom, Giorgio Cremaschi, ha chiesto ai vertici della Cgil di proclamare lo sciopero generale. Anche l’Unione sindacale di base (Usb) ha preannunciato «forti mobilitazioni, fino alla effettuazione di uno sciopero generale nel mese di febbraio».