Scatti rubati, condannato il capo delle ronde
Il leader degli Angeli Urbani ha invaso la privacy mentre svolgeva la professione di investigatore privato
Una spiata di troppo costa la condanna, in primo grado, a sei mesi di carcere, per Walter Piazza, investigatore privato, ma anche promotore della associazione Angeli Urbani, la prima organizzazione che il comune di Varese ha reclutato per l’organizzazione di ronde sul territorio cittadino. Piazza è stato denunciato nel 2003, perché nell’ambito di una indagine su una presunta infedeltà coniugale, una donna lo aveva incaricato di seguire il marito.
Lo 007 era entrato nel giardino di una casa a Luino e aveva fatto delle fotografie mentre l’uomo si trovava in un appartamento privato. La persone seguita aveva però notato che qualcuno gli stava rubando delle immagini e aveva chiamato le forze dell’ordine. Il reato contestato è il 615 bis, ovvero interferenza illecita nella vita privata, punito con il carcere da 6 mesi a 4 anni. Il fatto risale a diversi anni fa e la prossima primavera interverrà la prescrizione. Una circostanza importante, alla luce dell’incarico che l’amministrazione ha affidato agli Angeli Urbani. Com’è noto, chi effettua servizi di ronda come osservatore volontario non deve avere condanne penali a carico. Ma è probabile che la decisione del giudice Rossella Ferrazzi non giunga nemmeno in appello. Tuttavia, l’ultima parola spetta alla Prefettura.
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