Varese terra di inventori

Nel periodo che va dal 2005 al 2009 le imprese e i professionisti hanno registrato in totale 4.084 titoli di proprietà industriale e 1.106 brevetti. Una pubblicazione della Camera di Commercio traccia la mappa della creatività

Se la tradizione identifica il Bel Paese con i poeti, i santi e i navigatori, la modernità aggiunge alle precedenti categorie anche quella degli inventori. L’Italia (Fonte Unioncamere) con 36.324 domande si piazza all’ottavo posto per numero di brevetti europei depositati e quarta per marchi comunitari. Un dato che è un segnale della vivacità del tessuto imprenditoriale italiano e della sua capacità di reazione alla concorrenza straniera e alla crisi economica. La provincia di Varese da parte sua conferma questa tendenza: nel periodo che va dal 2005 al 2009 le imprese e i professionisti hanno registrato in totale 4.084 titoli di proprietà industriale e 1.106 brevetti.

Innovare nella crisi – Uno studio, pubblicato della Camera di Commercio, dal titolo "Creatività e innovazione: Varese sulla frontiera dello sviluppo", basandosi sui dati di Osserva (l’osservatorio on line sull’economia della provincia di Varese), evidenzia che dal 2005 al 2007 c’è stata una  tendenziale crescita delle domande di marchi e brevetti depositate presso gli uffici dell’ente camerale (400 nel 2005, 703 nel 2006, 732 nel 2007), a cui è seguita, negli ultimi due anni (616 nel 2008 e 535 nel 2009), una contrazione dovuta alla crisi. L’inizio del 2010 fa, invece, ben sperare perché da gennaio a maggio di quest’anno si registra un leggero aumento di marchi e brevetti depositati: 237 contro i 223 dello stesso periodo del 2009.
Questi dati però non tengono conto della provenienza dei soggetti che presentano la domanda di registrazione, perché la legge non impone il vincolo della territorialità e quindi tra le domande ci potrebbero essere anche quelle di aziende non varesine. Secondo i curatori della pubblicazione, i dati non sono comunque sovrastimati, in quanto ci sarebbe una compensazione con i dati del territorio sottostimati. Infatti, gli inventori varesini depositano il loro brevetti soprattutto a Milano (46,7%) mentre il 44,8% li deposita negli uffici di Varese. Una torta tagliata quasi a metà a dimostrazione della forte interdipendenza economica dei due territori.  

Dove pulsa il cuore della creatività – L‘68,4% dei 1.106 brevetti varesini è rappresentato da invenzioni, il 23,5% da modelli di utilità (una scoperta che fornisce a macchine o parte di esse, a strumenti o oggetti di uso in genere, una particolare efficacia o comodità di impiego) e l’8,1% da modelli ornamentali ( è un trovato che conferisce ai prodotti industriali uno speciale ornamento grazie ad una particolare forma o combinazioni di linee, colori o altri elementi). La loro distribuzione territoriale riflette la dislocazione delle varie specializzazioni: la Valdarno per la meccanica, il tradatese per l’aeronautica, il saronnese per la chimica farmaceutica. Mentre il meccano tessile e il meccano plastico trovano la loro inventività nel sud della provincia e ancora nel tradatese.

Su che cosa si innova – La capacità innovativa riguarda sia settori tradizionali, come la meccanica e l’aeronautica, sia settori nuovi, come le energie alternative, le telecomunicazioni e il biomedicale. Si va dai sistemi eletttronici per il controllo dei parametri di volo, sistemi di sicurezza nelle moto e nelle auto, fino agli strumenti chirurgici,  dispositivi ortopedici e principi attivi per medicinali (in particolare nel campo oftalmico) e cosmesi, passando per i dispositivi per la produzione, distribuzione e risparmio energetico, soprattutto nel campo delle cosiddette energie alternative (solare, eolico, geotermico). Un esempio "freschissimo" di questa capacità di innovare che ha il territorio arriva dall’Insubria Biopark di Gerenzano, dove lavorano 25 ricercatori. Gli studiosi sono infatti riusciti «a spezzare» la molecola nelle due parti del glutine che risultano tossiche per chi ha il morbo celiaco. Entro due anni, sulla base di questa scoperta, potrebbe essere prodotta una pillola che se assunta dal malato di celiachia mezz’ora prima del pasto potrebbe risolvergli tutti i problemi.

Cosa fare per registrare un brevetto – La Camera di Commercio di Varese  ha predisposto un ufficio Marchi e brevetti (0332/295364 brevetti@va.camcom.it) per dare il necessario supporto informativo alle imprese. E’ possibile anche consultare il sito web alla pagina www.va.camcom.it/Marchi_e_brevetti/157 per avere la modulistica, notizie aggiornate sui costi e per consultare le banche dati sui marchi, le invenzioni e  i modelli  già depositati.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Luglio 2010
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