“I giovani padani si fanno vivi solo per contestare noi”
Prosegue il vivace scambio di opinioni tra i movimenti giovanili gallaratesi. Matteo Tempesta, della Giovane Italia, risponde alle critiche dell'MGP e dei Giovani Democratici
Non accenna a placarsi lo scontro tra i movimenti giovanili di PdL, Lega e Pd dopo l’iniziativa di giovedì della Giovane Italia, il gruppo legato al maggior partito del centrodestra.
Dopo la controrisposta dell’MGP, Matteo Tempesta della Giovane Italia interviene ulteriormente per precisare: «Ribadiamo che il nostro non era un presidio contro l’amministrazione o le forze di polizia, chiediamo solo al Ministero dell’Interno più attenzione per Gallarate».
Tempesta non rinuncia a qualche ulteriore staffilata polemica, rivolta ai suoi “colleghi” degli altri movimenti giovanili: «Strano notare – spiega il presidente della Giovana Italia di Gallarate – che sia i Giovani Democratici sia i Giovani Padani si facciano vivi sul territorio solo ora, visto che prima della nostra uscita non si erano mai mossi». Tempesta però cerca anche di mettere la parola fine alle polemiche sulla prima uscita del suo gruppo: «Ribadiamo comunque la nostra disponibilità al dialogo: siamo tutti giovani e possiamo avere un confronto equilibrato senza farci la guerra».
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