Influenza A: 60 mila i vaccini inutilizzati
Sono migliaia anche a Varese le dosi rimaste stoccate nei frigoriferi dell'Asl. Il virus ha "spaventato" solo 19.000 persone

Dalla prossima settimana, circa 8 milioni di dosi di siero contro il virus H1N1 verranno ritirate dai frigoriferi delle Asl e degli ospedali italiani per essere “parcheggiate” nei container-frigo della Croce rossa italiana a Roma in attesa di sapere cosa farne esattamente. La decisione è del Ministero della Salute. Secondo i dati della CRI ci sono ancora in Italia 7.840.672 vaccini contro l’H1N1, di cui 853.602 in monodose e 6.987.070 in multidose.
Anche da Varese partiranno alla volta di Roma migliaia di dosi: « Nell’autunno scorso – ricorda il direttore generale dell’Asl Pierluigi Zeli – ci vennero consegnate 76.000 dosi. Di queste ne abbiamo utilizzate 9.000 nei nostri distretti, mentre sono state distribuite 10.000 dosi ai luoghi di cura e di assistenza. Quindi, a conti fatti, ne abbiamo ancora stoccate 57.000».
Nella sede di via Rossi a Varese non è ancora arrivata alcuna indicazione precisa sui tempi e modi di restituzione anche se ormai è chiaro che quei vaccini non serviranno più: « In effetti noi lo ripetevamo che l’allarme era eccessivo e che la pressione mediatica non era giustificata. In quel contesto, con una politica internazionale dell’OMS che imponeva la vaccinazione per paura di una “pandemia”, non si poteva fare altro. Oggi, però, l’allarme è completamente rientrato».
Con il “senno di poi”, dunque, è facile giudicare: « La prevenzione è sempre la migliore arma. Se le cose fossero andate diversamente e l’Italia non si fosse premunita di assicurare la copertura vaccinale, le conseguenze sarebbero state decisamente peggiori. Lo scorso anno non c’erano alternative: si dovevano comprare i vaccini e convincere i soggetti a rischio a tutelarsi».
Nonostante la massiccia campagna mediatica dello scorso anno, gli esperti di Varese più volte invitarono alla moderazione, ridimensionando il pericolo “pandemia”. Quell’invito, dunque, fu accolto, stando ai vaccini rimasti inutilizzati. E non si tratta di sottovalutazione o disaffezione: per quanto riguarda l’ “annuale” campagna vaccinale contro l’influenza stagionale si è registrato un trend in linea con gli anni precedenti: le dosi utilizzate sono state poco più di 115.000, anche se gli aventi diritto erano target ben diversi, cioè ultrasessantacinquenni e persone con patologie croniche gravi. Per loro, l’appuntamento autunnale per combattere l’influenza si è rinnovato.
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