Gettoni e internet: arriva la lavanderia 2.0
Un'altra iniziativa commerciale self service in città, nel quartiere Beata Giuliana. Si tratta di una lavanderia che offre anche una confortevole spazio per l'attesa
Per i cosiddetti "negozi automatici" è proprio un piccolo boom. Pratici, veloci, rispondono alle esigenze di tempi frenetici e sfidano anche la crisi, annullando i costi del personale. Potrà non piacere ai propugnatori del modello classico del piccolo commercio, vero pilastro dell’identità nazionale, ma è così. Da un capo all’altro della provincia, un’apertura di self-service di tipo nuovo tira l’altra. L’altro giorno abbiamo scritto del "minimarket a gettone" da poco aperto in via Mameli con la sua offerta di alimentari. A segnalarci un’altra iniziativa imprenditoriale di questo tipo è Ivan Travaini, che ha aperto dal 27 marzo una settimana una lavanderia automatizzata in viale Repubblica al civico 73. "L’ho pensato come un luogo d’incontro" dice Travaini, dipendente di un’importante azienda aeronautica del Varesotto, che ha "fiutato l’affare" vedendo che "la mentalità cambiava. Ho scelto questa zona di Busto perchè è in forte espansione e si sta riempendo di palazzi e nuove residenze".
Non è la solita lavanderia a gettone, giura lui: il locale è spazioso (sui 50 mq), dotato di comodi divanetti con tanto di riviste fresche di edicola per passare il tempo (un’ora al massimo per il lavaggio-asciugatura più complesso), un tavolo per piegare con comodo gli abiti, la macchinetta del caffé, tra qualche tempo, promette, anche una connessione Internet disponibile. In pratica, un salotto. Ci sono quattro lavatrici di diversa portata e tre asciugatrici, più cestelli a disposizione per il trasporto degli indumenti. "Qui si può fare sia il normale bucato – continua il titolare – che lavare panni più ingombranti come trapunte e tende". Il dosaggio dei detersivi è automatizzato, come tutto il resto, a seconda di quantità del carico e tipologia di programma scelto. Non c’è quindi necessità di portarsi dietro o maneggiare sostanze: quelle impiegate, di marca, assicura il proprietario, sono "bio", a basso impatto e anallergiche. L’apertura è dalle 7 alle 23, con opportuna videosorveglianza. La cassa, automatica, dà il resto senza necessità di cambiare le banconote. I prezzi da 4 a 7 euro a seconda della macchina più o meno capiente impiegata, e 1 euro per l’asciugatrice. Sarà possibile anche acquistare una carta ricaricabile (al costo di dieci euro, di cui otto subito spendibili) che darà diritto ad uno sconto.
Il negozio è aperto da poche settimane, ma i clienti già arrivano. "Sono persone diverse fra loro – spiega Travaini -. Di giorno ci sono casalinghe, mentre di sera arrivano le famiglie che magari vogliono solo asciugare i panni lavati a casa. Questo è una buona soluzione per i tanti che vivono in appartamento e che con un euro possono venire ad asciuagare senza dover stendere e magari litigare con i vicini per l’acqua che sgocciola sui balconi. L’altro invece è venuto un manager che aveva solo bisogno di lavare una camiciua". Fra le clienti di oggi c’era Mara, una signora che abita nella zona. "Sono qui un po’ per caso. Ho la casa in ristrutturazione e non posso usare la lavatrice. Mi sembra un’ottima idea e mi fa piacere che questi servizi stiano nascendo anche a Busto".
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