Fotovoltaico, Gorla Maggiore fa man bassa di finanziamenti
Il comune attira le invidie degli altri centri lombardi per i risultati ottenuti. Il sindaco: «Siamo solo molto veloci»
Dal comune meno invidiato della provincia, a causa della presenza della discarica, a quello più invidiato della Regione dopo che il progetto per il fotovoltaico sui tetti degli edifici comunali ha permesso a Gorla Maggiore di ottenere ben 400 mila euro a fondo perduto sul milione e 400 mila euro totali messi a disposizione. Un successo che permetterà al comune di essere completamente autosufficiente a livello energetico ma che sta suscitando una ridda di polemiche per lo squilibrio causato nella distribuzione delle risorse a livello regionale. Dei 134 progetti presentati da altrettanti centri lombardi solo 67 hanno ottenuto un finanziamento e, in particolare, a Brescia se la prendono con Gorla Maggiore "colpevole" di aver battuto tutti sul tempo nella corsa alla presentazione del progetto, ovvero la modalità con cui vengono assegnati i fondi dei bandi: chi prima arriva al Pirellone col progetto sotto braccio meglio alloggia al momento della distribuzione dei fondi. La notizia ha fatto il giro dei giornali approdando su "Il sole 24 ore" e su "Bresciaoggi".
Il sindaco di Gorla Fabrizio Caprioli (foto in alto) è amareggiato per le polemiche e le insinuazioni: «Mi dispiace per gli altri comuni ma siamo stati i più veloci – racconta Caprioli – d’altra parte possiamo capire l’arrabbiatura dato che quest’anno in un bando analogo siamo arrivati primi tra gli esclusi». Il progetto dell’amministrazione di Gorla Maggiore ha un valore complessivo di circa 800 mila euro, la Regione finanziava il 50% dell’opera a fondo perduto ed ecco perchè a Gorla sono pivuti tanti soldi. l’idea è quella di dotare di impianti fotovoltaici tutti gli edifici comunali e renderli autonomi a livello energetico: con il surplus di energia, inoltre, verrà aperto un conto che servirà a finanziare i privati che vorranno installare pannelli fotovoltaici.
A Gorla sono abituati ai finanziamenti sostanziosi e solo qualche mese fa il comune si distinse per un progetto sulla fitodepurazione in riva all’Olona, un depuratore biologico utile anche a ricreare un ambiente umido per gli uccelli migratori, che ha ottenuto ben 500 mila euro dalla Regione. Dopo tanti anni passati con la discarica e le relative implicazioni ambientali sotto il naso i gorlesi raccolgono 20 anni di sacrifici e puntano dritti ad un futuro sostenibile che li metterà al riparo da eventi spiacevoli quali il costo dell’energia: «I soldi che abbiamo incassato dalla discarica sono serviti anche a questo – conclude Caprioli – e non abbiamo intenzione di fermarci qui: presto presenteremo un progetto di ristrutturazione del municipioe vogliamo dotare l’edificio di un riscaldamento a pompe di calore». Il tedoforo gorlese è già pronto sulla linea di partenza per il prossimo bando, la sfida agli altri comuni che si presenteranno è aperta.
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