ID&M: Lissander Brasca
Ecco le schede delle dodici band che parteciperanno al festival dedicato alla musica culturale lombarda il 15 ottobre al Teatro del Verme. I due gruppi più votati saliranno sul palcoscenico con i big della musica italiana, vota sul nostro sito
Lissander (Alessandro) Brasca è nato a Milano alla fine degli anni sessanta, è autore di canzoni, polistrumentista e arrangiatore.
Suona flauti, bombarde, cornamuse (tra cui il baghèt o piva bergamasca), pifferi antichi e moderni (piffero dell’Oltrepò Pavese), ocarine. Nonché chitarre, mandola, liuto medievale.
Come cantautore ha operato tra il 1992 e il 1995 componendo soprattutto in lingua italiana e vincendo
. il primo premio al concorso Elisir d’Autore 1993,
. il premio della stampa a Rock targato Italia 1994 e
partecipando come ospite esordiente al Premio Tenco 1995.
Per vari strambi motivi, negli anni successivi al 1995 ha sospeso l’attività cantautorale e musicale pubblica.
Ha ripreso nel 2005 come strumentista in varie formazioni di musica antica (La Chambre du Roy René) e di folk revival.
Nella primavera del 2009 decide di tornare a dedicarsi alle proprie canzoni, ne incide cinque suonando tutti gli strumenti.
Queste canzoni sono segnate dal nuovo interesse di Lissander per la linguistica storica e la dialettologia. Infatti le prime quattro (secondo l’attuale ordine di comparsa sul sito) sono scritte in una koinè lombarda che riassume i tratti comuni alle più diffuse varietà linguistiche regionali ed evita i tratti più esclusivi di ogni provincia (es.: rotacismo occidentale, vari fatti di erosione fonetica occidentale o orientale…). La quinta canzone – La canzon del faitorin – è scritta in koinè lombardo-occidentale.
La finalità di queste koinè è esclusivamente artistica, cionondimeno nessuna delle forme linguistiche usate è “inventata”, al contrario tutte sono attestate storicamente e diatopicamente in ambito regionale.
La grafia usata nel sito è sperimentale, in continua evoluzione e ha finalità esclusivamente artistiche.
Come strumentista si ricordano alcune partecipazioni e collaborazioni: orchestrale nel Faust II, diretto da Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano; fiatista di strumenti antichi in alcuni concerti di Vinicio Capossela, nel 2008 e nel 2009.
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