Al De Filippi la cultura si scopre a tavola
Presentate le nuove iniziative dell'istituto. Il primo appuntamento è in programma il 24 ottobre con una cena dedicata alla cucina siciliana
L’idea del De Filippi come “un grande crocevia tra Chiesa e territorio” torna alla ribalta con una nuova iniziativa: da venerdì 9 ottobre la struttura accoglierà i clienti, aprendo il suo ristorante e servendo piatti della tradizione lombarda e italiana a prezzi contenuti. «È un’iniziativa che unisce innovazione e continuità – ha dichiarato don Luca Violoni, durante la presentazione dell’iniziativa – Continuità perché il ristorante De Filippi è uno sviluppo di ciò che già c’era ed era parzialmente attivo, innovazione per quanto riguarda l’apertura alla clientela».
Il programma – Negli anni passati, il pubblico poteva assaggiare la cucina del De Filippi solo durante le cene a tema del percorso “Cibo, cultura e religione”, che saranno nuovamente riproposte. Saranno nove gli appuntamenti per la stagione 2009 /2010, dove verranno presentate sia specialità italiane che piatti tipici delle culture straniere. Si inizierà il 24 ottobre con la serata di cucina siciliana, a cui seguirà la serata d’autunno il 23 novembre e il gala di Natale (secondo la tradizione pugliese) l’11 dicembre. Seguiranno poi, da gennaio, la cena ebraica, un ricevimento alla Santa Sede, le spezie nella cucina monastica, la cena della tradizione pasquale ortodossa, alla tavola cinese con Matteo Ricci e infine “il delitto è servito”, cena con piatti della Belle Epoque.
A questo percorso si aggiungeranno quattro serate di degustazione, il 10 ottobre con salumi, formaggi e vini, il 7 novembre con le castagne, il 5 febbraio con i dolci del carnevale lombardo e il 31 maggio con il tour gastronomico della Provincia.
«Il ristorante invece sarà aperto al pubblico – spiega Sonia Crivelli, responsabile del centro servizi – la sera fino alle 21 tranne il venerdì e il sabato, quando la chiusura è fissata per le 22». Un’iniziativa che si lega alla già complessa realtà del De Filippi, che è anche istituto alberghiero professionale, collegio universitario e centro congressi.
«Inizio con gioia questa esperienza come Rettore – ha dichiarato don Stefano Saggin, neo eletto alla carica – Sono convinto che la scuola professionale alberghiera sia per i ragazzi un buon percorso di scoperta delle proprie capacità».
La scuola – «Una scuola, la nostra, in continuo sviluppo. – spiega il preside Giovanni Baggio – Abbiamo 235 iscritti provenienti da 81 diversi comuni. Un bacino d’utenza ampio, che crea una domanda formativa pressante, a cui noi rispondiamo fornendo una scuola di qualità. Di fronte ai cambiamenti che stanno derivando dalla riforma della scuola, noi intendiamo proseguire sulla strada già tracciata. Manterremo i due profili storici dell’Istituto, l’indirizzo di sala e quello di cucina, aprendo anche la possibilità di avere sia il corso di istruzione professionale, sia quello di istruzione e formazione professionale regionale».
Baggio ha infine posto l’accento sul rapporto con le famiglie e gli obiettivi educativi, fondamentale per il de Filippi: «vogliamo promuovere un convegno conclusivo sul tema di cosa significhi essere genitore a scuola oggi».
Per chi fosse interessato, gli open day della scuola alberghiera saranno il 12 dicembre e il 16 gennaio.
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