Preso a Lecco un latitante coinvolto nell’operazione “Dagadrée”

La Polizia ha arrestato un 37enne soprannominato "il Baffo". Stava tentando di ottenere il permesso di soggiorno sfruttando un'omonimia e alcuni documenti falsi

Era stata una delle maggiori operazioni antidroga dell’Alto Varesotto, e a otto mesi di distanza continua a dare i suoi frutti. Nel dicembre scorso, poco prima di Natale, scattò la cosiddetta "Operazione Dagadree", che prese il nome dalla parola d’ordine in dialetto (dagh a drée) con cui si dava il via allo spaccio: allora venne alla luce un traffico di stupefacenti condotto da marocchini e albanesi con la collaborazione di diversi italiani nel ruolo di "pesci piccoli". La zona interessata era quella dei paesi intorno a Besozzo e in una sola notte finirono in carcere 26 persone e altre vennero fermate nelle settimane seguenti.
Ieri pomeriggio – lunedì 24 agosto – gli uomini della Squadra Mobile di Varese hanno arrestato un altro uomo collegato a "Dagadree", il 37enne di origine marocchina Ben Amti el Mostafa, soprannominato "il Baffo". L’uomo era ricercato dal dicembre scorso ed è stato fermato a Lecco e trasportato nel carcere dei Miogni.
Nella città lariana il "Baffo" stava cercando di ottenere la carta di soggiorno presso la Questura locale, grazie a documenti falsi e all’omonimia con un cugino, rivelatosi poi incensurato. El Mostafa ha cercato di far ricadere proprio sul parente le proprie colpe, quando gli agenti di Lecco gli hanno contestato il coinvolgimento in "Dagadree". Dopo i controlli del caso il 37enne è quindi finito in manette.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Agosto 2009
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