Colaninno: “Malpensa ha grandi difetti”. Cattaneo: “Ognuno per la sua strada”
Il presidente di Alitalia ribadisce i motivi che hanno indotto all'abbandono dello scalo. L'assessore regionale replica "d'ufficio" per le rime: "Vettori più efficienti come Lufthansa e Easyjet a Malpensa investono e crescono"
Ancora battibecchi tra la nuova Alitalia e i sostenitori di Malpensa. A smuovere le acque anche oggi le dichiarazioni del presidente della compagnia aerea, Roberto Colaninno. Polemizzando, l’imprenditore mantovano ribadiva che Alitalia è attraente per gli investitori, e che l’andamento dei voli commerciali fa intravedere una ripresa del settore dei voli per fine anno. È sulla questione degli scali tuttavia che il suo giudizio negativo su Malpensa ("ha grandi difetti, chi parte da Bergamo, Torino, Verona o Genova, a Malpensa non andrebbe comunque: va direttamente su un aeroporto estero o su Roma") scatena la pronta risposta dell’assessore regionale alle infrastrutture Raffaele Cattaneo. "E’ paradossale" commenta l’esponente della Giunta Formigoni. "Malpensa continua a essere il problema di Alitalia anche dopo che Alitalia ha abbandonato Malpensa". I dati Sea evidenziano che nel primo semestre di quest’anno Alitalia ha perso su Malpensa il 78,6% contro la crescita dell’81,4% di Lufthansa e del 51,5% della compagnia low cost Easyjet. "Queste cifre – ha dichiarato Cattaneo – dimostrano che il
mercato che Alitalia ha lasciato viene recuperato da altri competitor più efficienti e che vedono in Malpensa un’opportunità di crescita e di investimento. Lufthansa ha recentemente dichiarato che, nonostante la congiuntura economica, nel 2009 incrementerà i posti di lavoro a Malpensa di circa 200 unità. Lo scalo varesino, inoltre, nel suo complesso nel primo semestre è cresciuto del 7,6% rispetto alle previsioni di budget di SEA. Se la difficoltà di collegamento con Malpensa fosse oggettiva, questo sarebbe di ostacolo a investire per tutte le compagnie aeree. Evidentemente la ragione dei problemi
di Alitalia è da ricercarsi altrove e non in Malpensa. Comunque come abbiamo già detto, ognuno per la sua strada. E noi continueremo a lavorare con il massimo delle nostre energie per garantire al sistema economico ed ai cittadini lombardi i collegamenti necessari".
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