Il consiglio regionale boccia la mozione contro le carriere alias. Esultano le opposizioni

La mozione, proposta da Fratelli d'Italia, è stata bocciata con 33 voti contrari e 4 astenuti. Soddisfatti i consiglieri Astuti del PD, Pizzigini dei 5 Stelle, Palestra e Paladini di Patto Civico

Consiglio regionale

Il consiglio regionale ha respinto con 33 voti contrari e 4 astenuti (i favorevoli sono stati 35) la mozione sugli interventi da adottare contro la diffusione dei regolamenti scolastici sulle cosiddette “carriere alias” (primo firmatario Giacomo Zamperini, Fratelli d’Italia). Per essere approvata, la mozione doveva ottenere voto favorevole dalla maggioranza assoluta dei votanti.

I regolamenti scolastici sulle cosiddette “carriere alias” prevedono la possibilità per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado di consentire agli studenti che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita di utilizzare in classe un nome scelto da loro: cioè, la sostituzione temporanea del nome anagrafico con quello di “elezione”. Inoltre, le “carriere alias” prevedono anche la possibilità di predisporre spazi “gender neutral” all’interno delle scuole e, per gli studenti “transgender”, l’uso di spazi riservati (bagni, palestre, spogliatoi, ecc.) a persone del sesso opposto.

Il testo della mozione chiedeva all’Ufficio Scolastico regionale di effettuare una ricognizione degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado che hanno già adottato regolamenti sulle “carriere alias”.
Inoltre, la mozione proponeva l’invio, attraverso l’Ufficio Scolastico, di una circolare in cui si ricordi a tutti i Dirigenti scolastici la necessità di rispettare la normativa vigente in materia.

«Credo sia una bella soddisfazione per il consiglio regionale lombardo, che ha rifiutato questa azione scellerata da parte della destra che vuole decidere sulla vita di ragazze e ragazzi. Per questo siamo molto soddisfatti, perché crediamo che sia importante che la vita non si faccia condizionare dalle scelte politiche – ha commentato il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – Durante la discussione, abbiamo sentito tante parole fuori luogo. Per la destra l’identità alias non è riconosciuta. In realtà, non agisce sull’identità fisica e non modifica l’identità anagrafica, ma agisce solo su una identità pseudonima.  Si parla di un reato di falso ideologico, quindi sembrerebbe che l’attivazione dell’identità alias possa essere censurata dal nostro codice penale. Ma non è così perché non corrisponde a nessun reato previsto dal nostro ordinamento: non al falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, non alla sostituzione di persona, non all’istigazione a delinquere».
Per Astuti e il Pd «l’identità alias trova fondamento nella nostra Costituzione e per questo la Regione dovrebbe facilitare la crescita dei progetti che la raccontano, a partire dagli istituti di formazione professionale che sono di sua competenza affinché la scuola possa essere il luogo in cui studenti e studentesse possano sentirsi pienamente sè stessi”».

Paola Pizzighini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle afferma: «La mozione contro le carriere alias oggi ha sancito un patto tra una parte della maggioranza e l’opposizione, per archiviare le istanze della destra retrograda. Sui diritti civili non si gioca e si sta compatti, ai nostri cittadini dobbiamo garantire protezione e sostegno. Accompagneremo sempre i giovani lombardi nei loro percorsi di crescita e di autodeterminazione, la libertà alla vita e a costruirsi il futuro desiderato, sognato e difeso sarà la battaglia dei 5 Stelle, anche in questa legislatura, per tutt* loro! A quella parte della maggioranza che ha presentato senza alcuna vergogna questa mozione oggi, con emozione e immensa gioia, dico di arrendersi, farsene una ragione, i giovani sono più avanti di loro e hanno già vinto».

Palestra e Paladini, consiglieri Patto Civico, commentano: « La mozione su carriere alias presentata da Fratelli d’Italia è stata bocciata in aula. È una soddisfazione incredibile per noi che l’abbiamo contrastata in aula ma soprattutto per la libertà e l’autodeterminazione di tutte e tutti».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Ottobre 2023
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