Impresa di Scarponi nella tappa austriaca

Il corridore della Diquigiovanni-Androni riscatta la fatica di Siusi vincendo dopo quasi 200 chilometri di fuga. Garzelli ci prova troppo tardi, Armstrong perde ancora una manciata di secondi

La frase che più spesso si usa in casi simili è la classica «fuga d’altri tempi» e pur non essendo originale è forse quella che meglio spiega la vittoria di Michele Scarponi. Il marchigiano, che sull’Alpe di Siusi ieri ha patito un distacco notevole un po’ a sorpresa, ha preso una bella rivincita sul traguardo austriaco di Mayrhofen dove è giunto tutto solo dopo ben 200 chilometri di fuga. Non tutti da solo, ma l’impresa rimane comunque di quelle notevoli, anche perché alle sue spalle il gruppo in qualche momento ha provato a recuperare tutto lo svantaggio, accontentandosi poi di giungere subito a ridosso del vincitore.
E per questo successo salterà un tappo di spumante anche ad Angera, a casa di Mario Androni, cosponsor della Diquigiovanni di Scarponi: un successo che questo appassionato industriale varesino si merita assai, dopo la scottatura della positività di Rebellin per il quale tutta la struttura diretta dal volpone Gianni Savio aveva pagato una forte e comprensibile delusione.
 
Scarponi è alla prima vittoria al Giro, un risultato che non gli era mai riuscito neppure quand’era seguito dalle “amorevoli” cure del dottor Fuentes: il marchigiano infatti – lo ricordiamo – è uno dei pochissimi ad aver pagato sulla propria pelle la Operacion Puerto (come Basso e Ullrich) e dopo i due anni di squalifica ha saputo tornare protagonista. La tappa si è decisa in due punti: il primo è giunto dopo meno di 50 dei 248 chilometri di giornata, quando cioè Scarponi, Kiriyenka, Gatto, Bonnafond e Klostergaard lasciano la compagnia e lanciano una fuga che ha superato anche gli 8’ di vantaggio. Un particolare che ha messo per qualche decina di chilometri la maglia rosa virtuale proprio a Scarponi. L’altro momento chiave è invece arrivato dopo lo scollinamento dell’Hochkrimml, secondo Gpm di giornata; qui Kiriyenka ha prima patito un salto di catena poi è stato colpito da crampi lasciando via libera al corridore italiano. Alle sue spalle Katusha e Quick Step hanno iniziato a tirare per i propri velocisti ma il gruppo non ha insistito e Scarponi ha potuto esultare a Mayrhofen.
 
A questo punto però è doveroso un inciso su uno dei protagonisti di oggi, il nostro Stefano Garzelli, scottato di brutto all’Alpe di Siusi dove «non ho sbagliato niente, solo sono andato più piano degli altri» ha confessato durante il “Processo alla Tappa”. Il corridore di Besano ha provato due volte a riagganciarsi alla fuga di Scarponi e Kiriyenka venendo subito riassorbito. Allora ha messo a tirare tutta l’Acqua&Sapone per riavvicinare i fuggitivi e poi ha lasciato il plotone in una rincorsa difficile: il Garzo ha recuperato un paio di minuti, troppo poco per rientrare sui primi e così ha dovuto desistere. Ma di certo lo rivedremo all’attacco.
La classifica non cambia a eccezione di Armstrong, che nel finale è rimasto intruppato nel secondo troncone del gruppo e ha perso ancora oltre mezzo minuto. Non è una resa, ma per il texano il ricorso al miracolo è sempre più necessario per rientrare in classifica.
Chiusura con Ivan Basso, gran protagonista sulle Dolomiti. «Ogni giorno c’è qualche difficoltà: oggi era la distanza a non lasciarci tranquilli. Però la mia Liquigas ha corso bene una frazione veloce: dobbiamo essere fiduciosi, tranquilli e soprattutto puntuali a farci trovare davanti su ogni traguardo».
 
Venerdì il Giro arriva in Lombardia, in grande anticipo rispetto al solito. La tappa parte da Innsbruck per concludersi a Chiavenna dopo aver doppiato il Passo del Maloja. Come oggi, non si farà la classifica ma sarà un giorno in cui chi non sta bene potrà faticare. Buon divertimento.

Giro d’Italia – 6a tappa
Bressanone – Mayrhofen (248 Km)

Ordine d’arrivo: 1) Michele SCARPONI (Ita – Diquigiovanni-Androni) in 5h49’55”; Edvald Boasson-Hagen (Nor – Columbia) a 32"; 3) Allan Davis (Aus – Quick Step) s. t.; 4) Filippo Pozzato (Ita – Katusha) s. t.; 5) Matthew Goss (Aus – Saxo Bank) s. t.; 9) Danilo Di Luca a 36"; 19) Ivan Basso s. t.; 30) Stefano Garzelli s. t.; 73) Armstrong a 1’15".

Classifica Generale: 1) Danilo DI LUCA (Ita – Lpr-Farnese); 2) Thomas Lovkvist (Swe – Columbia) a 5"; 3) Michael Rogers (Aus – Columbia) a 36"; 4) Levi Leipheimer (Usa – Astana) a 43"; 5) Denis Menchov (Rus – Rabobank) a 50"; 6) Ivan Basso (Ita – Liquigas) a 1’06"; 21) Damiano Cunego a 3’29"; 22) Lance Armstrong a 3’34"; 40) Stefano Garzelli a 6’41".

Maglia Ciclamino: Di Luca 56 pt, Petacchi 51 pt, Farrar 38.
Maglia Verde: Di Luca 25 pt; Menchov 15, Scarponi 13.
Maglia Bianca: Lovkvist, Seeldrayers a 2’44", Rodriguez a 4’05".

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Pubblicato il 14 Maggio 2009
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