No all’election day. Pdl e Lega trovano l’accordo

Trovato l’accordo tra Pdl e Lega: la data del referendum sulla legge elettorale non coinciderà con le elezioni del 7 giugno, niente election day quindi. Si svolgerà invece domenica 21 giugno, secondo quanto riferito dal Ministro Calderoli.
Questo sembra essere il verdetto uscito dal vertice di maggioranza che si è tenuto a Palazzo Grazioli alla presenza del premier Silvio Berlusconi, dei ministri Maroni e Calderoli e dei capigruppo del Pdl di Camera e Senato.
Viene quindi respinta la proposta dei referendari di accorpare la data delle elezioni amministrative e europee con quella del quesito referendario. Oltre a garantire il quorum la proposta avrebbe evitato un’ulteriore spesa stimata in questi giorni tra i 200 e i 400 milioni di euro.
L’istanza era sostenuta dall’opposizione ma anche da grande parte della maggioranza, Pdl in testa. Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha infatti accolto con rammarico la decisione.
A frenare è stata la Lega Nord, che ha chiesto espressamente di rinviare il referendum nel tentativo di far mancare il quorum, e quindi di invalidarne il risultato. Fino all’ultimo la Lega aveva pressato il Premier su questo tema, arrivando nei giorni scorsi a mettere in discussione l’alleanza governativa, a partire da quella per le elezioni amministrative di giugno.