Progetto Concittadino sostiene Sanità di frontiera: “Necessita una sede adeguata”
Progetto Concittadino ha deciso di fare da portavoce presso l'Amministrazione comunale per uno spazio adeguato per poter continuare in modo più dignitoso ed efficace la propria attività

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Progetto Concittadino di Varese per sottolineare l’impegno di Sanità di frontiera
L’attività che, da più di un decennio, Sanità di frontiera svolge a Varese rappresenta una di quelle buone pratiche, che meriterebbe encomi solenni e riconoscimenti pubblici. A partire dal 2009, infatti, medici, psicologi e personale d’accoglienza, di grande esperienza e comprovata professionalità garantiscono gratuitamente una prima assistenza sanitaria a migranti e senza fissa dimora (persone, per intenderci, che sono “invisibili” ai più e che, benché marginalizzate, esistono e capita pertanto che necessitino di cure e di attenzione).
Sanità di frontiera sino ad oggi ha offerto oltre 4mila prestazioni medico-sanitarie e tale attività è riconosciuta dalle istituzioni, compresa l’Amministrazione comunale, ed è sostenuta da una rete di associazioni e organizzazioni sindacali (senza tale servizio – ripetiamo: gratuito – i bisognosi di cure non iscritti al Servizio sanitario nazionale sarebbero costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso dell’Ospedale). Inoltre, il servizio offerto da Sanità di frontiera è stato riconosciuto quale azione insostituibile ed utile, oltre che lodevole, da ATS Insubria e da ASST Sette Laghi.
Attualmente, l’ambulatorio di Sanità di frontiera è ospitato a Varese presso la sede della Casa della Carità in via Marzorati 5/A (è attivo il martedì e il venerdì dalle ore 17 alle ore 19 e il mercoledì dalle 14 alle 16). Tuttavia, tale lo spazio risulta poco adatto alle esigenze di chi vi opera e di coloro che vi si recano per ricevere assistenza. La mancanza, ad esempio, di una sala d’aspetto costringe i pazienti a sostare all’aperto anche in pieno inverno.
Da tempo, Sanità di frontiera chiede uno spazio adeguato per poter continuare in modo più dignitoso ed efficace la propria attività. Progetto Concittadino ha pertanto deciso di recepire tale richiesta, quanto mai urgente, e di farsene portavoce presso l’Amministrazione comunale.
Progetto Concittadino invita l’Amministrazione comunale a dare una tempestiva risposta a Sanità di frontiera, individuando uno spazio adeguato, in modo che tale servizio possa continuare nel rispetto della dignità delle persone che vi operano e di tutti coloro che ne beneficiano.
Sarà così tutelato il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione, nell’interesse di tutti: di ciascun individuo come dell’intera collettività.
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