Cinque morti sul lavoro in un giorno

Cinque morti sul lavoro nella sola giornata di martedì 9 dicembre. Un operaio di 20 anni è morto mentre era al lavoro all’azienda metallurgica di Dalmine in provincia di Bergamo, schiacciato da un cilindro di circa una tonnellata. Il secondo incidente mortale è avvenuto in provincia di Pavia. Un autista di 21 anni è stato travolto dal cassone di grosso camion mentre lavorava in una cava di ghiaia a Galliavola. L’operaio pare che stesse controllando perché il cassone del suo mezzo non tornava in posizione orizzontale quando, per motivi al momento non chiari, il pianale si è abbassato di colpo schiacciandolo.
Nel bergamasco un sommozzatore è morto nelle acque del fiume Brembo. L’uomo era entrato nel fiume per effettuare dei lavori nei pressi della diga di San Pellegrino Terme quando improvvisamente è stato vittima di un malore, forse per le bassissime temperature dell’acqua. Il sub è riuscito a risalire in superficie e a dare l’allarme. I suoi colleghi hanno avvisato il 118 e hanno cercato di praticargli un massaggio cardiaco, ma non c’è stato niente da fare: l’uomo è morto nel giro di pochi minuti.
Un’altra vittima  sul lavoro  in un cantiere in frazione di Santa Giustina (Belluno) dove un operaio è rimasto schiacciato da una pesante paraete d’acciaio utilizzata per contenere il cemento.
Ad Amatrice, in provincia di Rieti, un operaio è morto e due sono rimasti feriti mentre stavano lavorando in uno scavo fognario.