Arriva la band dello sceriffo Tucker (che tanto sceriffo poi non era…)
Ad arricchire il Southern rock, arrivò un gruppo abbastanza particolare
Altro gruppo Southern rock, oggi un po’ dimenticato, è questa Marshall Tucker Band, il gruppo dei fratelli Toy e Tommy Caldwell. Venivano della South Carolina, e con altri nomi e formazioni diverse erano già in giro a suonare negli anni ’60, ma fu nel 1972 che adottarono questo nome e furono messi sotto contratto dalla Capricorn Records, stessa casa degli Allman Brothers.
L’anno successivo fu quello del loro primo album, che fu subito un buon successo anche grazie alla presenza di Can’t you see, che come singolo vendette bene. Ma pare proprio che la loro forza fossero i concerti, e già per il terzo album, quello che vediamo oggi, scelsero la formula del doppio con un disco in studio e l’altro dal vivo.
Come al solito etichettare la loro musica era un po’ più complicato del cavarsela con un semplice Southern rock: se cercate in rete potrete trovare chi parla di un Progressive Country (forse per la lunghezza dei pezzi) e chi addirittura di jazz rock, che francamente mi sembra fuori luogo, anche se la presenza dei fiati nel genere è anomala. Ma importa poco: è forse un po’ lungo in certe parti ma è ancora un bel disco, specialmente il live.
Curiosità: il Marshall del nome non era uno sceriffo. Marshall Tucker erano nome e cognome di un accordatore di pianoforti cieco di Spartanburg, città del gruppo. Non lo conoscevano nemmeno ma videro il suo nome scritto in sala prove dove aveva appena accordato un piano… e faceva tanto West!
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