“Busto aderisca alla moratoria sugli aborti”
Mozione antiabortista per il consiglio comunale: la presentano i cattolici Genoni (FI) e Salomi (UDC)
"L’aborto mina nel profondo la nostra società, sia per la dignità della donna che per la soppressione della vita nascente, e contraddice i principi universali di pace e di solidarietà". Così esordisce la mozione presentata dai consiglieri comunali Paolo Genoni ed Enrico Salomi, capigruppo rispettivamente di Forza Italia e UDC, per chiedere che il Comune aderisca alla moratoria internazionale sull’aborto. Sul tema il centrodestra ha riaperto la battaglia da qualche tempo in qua; Busto, roccaforte di una Casa delle Libertà tutt’altro che defunta nonostante i prematuri de profundis in arrivo dal teatrino romano, non fa eccezione.
Lo Statuto della città di Busto Arsizio riconosce la tutela della vita, dal suo concepimento sino alla morte naturale, come un valore fondante, ricordano i due consiglieri, notoriamente attenti ai valori del cattolicesimo. Quanto alla legge 194, essa, scrivono, "non ha trovato applicazione concreta, particolarmente per quanto riguarda la tutela sociale della maternità con particolare riguardo agli aspetti della prevenzione". In altre parole, non si sarebbe fatto abbastanza per scoraggiare il ricorso all’aborto, anche se le cifre parlano di un progressivo calo di questa pratica – decisamente spiacevole, per usare un eufemismo, ma legalizzata a suo tempo per evitare guai ancora peggiori, quali il ricorso agli aborti clandestini.
"Sembra inevitabile, alla luce dei più recenti progressi in campo medico-scientifico, affrontare il tema della legge 194, specialmente in un momento in cui sta per cominciare l’anno del suo trentesimo anniversario, che è anche il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e della nostra Costituzione repubblicana" dichiarano Genoni e Salomi: il che, se si assume che un embrione valga quanto un adulto, come vita e potenzialità di vita in quanto tale, non fa una grinza.
Con queste premesse si invitano sindaco e Giunta a "far aderire l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio alla grande moratoria internazionale contro l’aborto, contribuendo così alla diffusione anche nella nostra Città di una rinnovata consapevolezza del valore inalienabile della Vita Umana a prescindere dai convincimenti religiosi o politici".
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