Mondiali di formaggio: Italia batte Francia con un “gol” varesino
Al salone delle eccellenze alimentari "Bontà" il Tronchetto di capra del caseificio valcuviano "Aristeo" è giunto secondo, dietro un cacicavallo e davanti a un brie
Questa volta non sono stati i rigori di Grosso o Trezeguet ma qualcosa di più gustoso, e anche in questa circostanza l’Italia ha battuto la Francia in un campionato del mondo.
Motivo del contendere non è stato ovviamente il pallone, bensì il formaggio: in quel di Cremona si è infatti svolta la rassegna "Bontà", il salone enogastronomico dei tesori della cucina tipica di qualità, all’interno del quale si è svolto il concorso "Cheese of the Year".
Un vero e proprio "mondiale del formaggio" che ha visto trionfare la scuola italiana con una gran bella sorpresa per i colori varesini: se infatti al primo posto si è classificato un caciocavallo silano, la seconda piazza è andata a un prodotto assolutamente "made in Valcuvia". Si tratta del "Tronchetto di capra" prodotto dal caseificio Aristeo di Rancio Valcuvia, un formaggio ben noto ai lettori di VareseNews che lo hanno potuto acquistare in occasione di Anche Io, la festa del giornale tenutasi lo scorso settembre. «Ho selezionato un tronchetto con una stagionatura speciale» spiega raggiante Paolo Satta, l’imprenditore che ha creato l’azienda di Rancio e i suoi formaggi di capra. «Però non mi aspettavo un tale successo: al concorso hanno preso parte formaggi da tutto il mondo e l’anno scorso con il Bédura (già premiato in altre occasioni ndr) non ero entrato in classifica. Invece il tronchetto ha riscosso grande successo, tanto che un giurato francese ha voluto farmi i complimenti di persona».
Tra l’altro il verdetto del primo posto non è stato unanime, visto che alcuni giurati hanno preferito il tronchetto al caciocavallo; prodotti italiani che insieme hanno dunque superato il brie e gli altri gioielli della scuola francese che da sempre è considerata la più pregiata del mondo.
Non resta dunque che brindare e per farlo chiediamo un consiglio a Satta per un abbinamento perfetto con il suo formaggio: «Sicuramente un buon vino bianco come un Erbaluce di Caluso. O, per restare in famiglia, il Costa di Giulia prodotto a Bolgheri da mio fratello Michele».
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