“Sognava di tornare in Emilia nel paese del papà”
Dai genitori di Ilaria amici e conoscenti ricordano questa ragazza piena di vita e di progetti
Al civico 20 di via Cividale, la gente arriva alla spicciolata. Un viavai continuo. Sono gli amici e i colleghi sindacalisti di Giovanna Caccia, mamma di Ilaria, responsabile del patronato Inca-Cgil di Busto Arsizio. C’è anche chi è tornato dalle ferie per stare vicino alla famiglia Cattorini. «Giovanna è una donna forte – dice Ivana Brunato, segretario provinciale della Cgil – ci conosciamo da molti anni, è una mia coetanea e abbiamo militato insieme nella Fgci. Proprio pochi mesi fa avevamo pranzato insieme alla festa della Cgil di Saronno. Mi aveva parlato della figlia Ilaria, di quanto era stata fortunata e di quanto stava bene. Questo è un dramma famigliare, una tragedia che può colpire chiunque. La differenza di cultura e l’integrazione non c’entrano nulla».
(foto sopra: Ivana Brunato, Franco Stasi, Gian Marco Martignoni e Ezio Bartolomei, fuori dall’abitazione dei genitori di Ilaria)
Abhrezzaim Chelhaoui era in Italia da sei anni e aveva un fratello a Milano, che in questo momento si trova in vacanza in Marocco. La madre di Ilaria ha già informato la famiglia del genero di quanto è accaduto e i suoi genitori stanno raggiungendo l’Italia.
Il quinto piano dell’appartamento di via Cividale è pieno di gente che porta la propria solidarietà e Giovanna racconta in continuazione la storia della figlia e degli ultimi giorni. Non c’è rancore nelle sue parole, ma solo un profondo dolore.
Ilaria poco tempo fa era stata in Marocco a conoscere la famiglia del marito. Aveva avuto un’ottima impressione: una famiglia laica, aperta, moderna. «Questa è la riprova – continua Ivana Brunato- che si tratta di una tragedia coniugale come ne accadono in tante famiglie italiane. Si tratta di sentimenti atavici che fanno parte della natura umana e che è necessario razionalizzare per evitare che sfocino in queste tragedie. Nessuno, nemmeno le amiche di Ilaria, sospettavano di una crisi così profonda».
Ilaria era la coccolona di papà Roberto, camionista e delegato sindacale. «Era una ragazza solare – dice Ezio Bartolomei, amico di famiglia -. Aveva molti progetti per la vita. E uno dei suoi sogni era proprio ritornare in Emilia Romagna il paese di origine del padre».
I funerali laici di Ilaria si terranno presumibilmente venerdì prossimo.
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