Le Fornaci Ibis di Cunardo: un simbolo di arte e memoria a 75 anni dalla sua fondazione
La storia delle Fornaci Ibis raccontata attraverso una mostra al Chiostro di Voltorre, un percorso che unisce arte, cultura e il valore di un luogo che ha segnato la provincia di Varese

Una serata dedicata alla memoria, alla bellezza e alla cultura a Materia. Occasione la mostra che il Chiostro di Voltorre ospita per celebrare i 75 anni delle Fornaci Ibis di Cunardo, un luogo che ha segnato la storia dell’arte ceramica e che, grazie alla famiglia Robustelli, è diventato un punto di riferimento internazionale per artisti e appassionati. Un evento che unisce la passione per la ceramica e l’arte contemporanea, con il racconto di una tradizione che affonda le sue radici nella storia di un territorio ricco di creatività.
Un percorso che nasce dalla storia della ceramica e si proietta nel futuro
La serata ha visto l’intervento di Deborah Ferrari, curatrice della mostra, che ha raccontato la lunga e affascinante storia delle fornaci, le cui origini risalgono al 1950, quando la famiglia Robustelli acquistò le fornaci di calce per trasformarle in un laboratorio d’arte ceramica. L’azienda è riuscita a coniugare l’antica tradizione della ceramica artigianale con l’innovazione, coinvolgendo artisti locali e internazionali, tra cui nomi illustri come Lucio Fontana, Giorgio Arienti e Piero Chiara. Le fornaci sono diventate così un centro di produzione, ma anche un luogo di incontro e di creazione artistica, dove l’arte ceramica si è evoluta attraverso il contributo di numerosi artisti di fama.
Arte e tradizione in dialogo: la bellezza di un luogo che resiste al tempo
Il professor Luca Traini ha sottolineato il valore di queste fornaci, che non solo producono ceramica, ma sono anche un vero e proprio museo a cielo aperto, dove ogni opera rappresenta un pezzo di storia. Le fornaci di Cunardo sono un esempio di come l’arte possa vivere attraverso il tempo, preservando la memoria storica e culturale della provincia di Varese. Non a caso, le fornaci sono state incluse in importanti progetti di recupero e valorizzazione, come il libro Atlante dell’architettura e dei paesaggi di Luciano Crespi, che ha visto le fornaci come esempio di “non finito”, un’architettura che non si omologa ma che cresce e cambia nel tempo.
Un laboratorio di esperienze: l’arte che diventa partecipazione
La serata è stata anche l’occasione per parlare di come l’arte possa diventare un’esperienza concreta e partecipativa. Il lavoro esperienziale proposto da Simona Gamberoni e Maria Brescancin, che hanno ideato visite guidate e laboratori per far vivere in modo attivo la mostra, ha coinvolto il pubblico in un percorso che unisce la conoscenza della ceramica e la partecipazione diretta. La visita non è solo storica, ma un’opportunità di incontro tra l’opera, lo spazio e l’osservatore, che diventa co-creatore della propria esperienza.
ASCOLTA “PILLOLE DI MATERIA”
Un appello alla valorizzazione del patrimonio culturale locale
La serata si è conclusa con un appello alla valorizzazione del patrimonio culturale locale, ricordando quanto sia fondamentale il ruolo dei musei e delle gallerie nel preservare la memoria storica e stimolare la riflessione. Simona Gamberoni ha sottolineato che ogni cittadino deve sentirsi ambasciatore del proprio territorio, portando avanti la tradizione di un luogo che ha saputo essere fertile di cultura, innovazione e bellezza.
L’invito a visitare la mostra e a scoprire la magia delle Fornaci Ibis continua, con l’assicurazione che il percorso artistico di questo luogo non finirà mai, ma anzi continuerà a crescere e ad evolversi, proprio come l’arte che è nata al suo interno.
Il futuro delle Fornaci Ibis: un patrimonio da preservare e raccontare
La serata ha così messo in luce non solo il valore storico delle Fornaci Ibis, ma anche l’importanza di questo luogo come parte integrante della memoria collettiva della provincia di Varese. Un patrimonio che, attraverso la continuità della creazione artistica, continua a parlare di valori come la creatività, la solidarietà e la bellezza.
LA DIRETTA VIDEO DELLA SERATA
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