Approvata in Lombardia la legge contro la povertà sanitaria: farmaci inutilizzati recuperati e donati a chi ne ha bisogno

Il provvedimento ha l’obiettivo di ridurre lo spreco e garantire un maggiore accesso alle cure per le fasce più fragili della popolazione. Il commento di Licata e Astuti

farmaci

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una nuova legge per contrastare la povertà sanitaria, promuovendo il recupero e la donazione di medicinali invenduti o inutilizzati. Il provvedimento ha l’obiettivo di ridurre lo spreco farmaceutico e garantire un maggiore accesso alle cure per le fasce più fragili della popolazione.

Il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Licata ha sottolineato come il testo rappresenti una risposta strutturale a un problema sempre più diffuso: «Non si limita a favorire la raccolta dei farmaci: costruisce una cornice normativa chiara, introduce strumenti organizzativi moderni e mette in rete tutti gli attori della filiera – spiega Licata –. Con l’istituzione dell’Osservatorio regionale potremo finalmente disporre di dati completi e aggiornati, indispensabili per programmare meglio gli interventi».

La legge coinvolge il Terzo Settore, Banco Farmaceutico, associazioni e volontari, riconoscendo il loro contributo concreto e insostituibile: «Una risorsa preziosa – ha aggiunto Licata – che necessita di essere sostenuta, riconosciuta e valorizzata».

La norma mira a intercettare un bisogno crescente, che non riguarda più solo chi è ai margini: «Oltre 463.000 persone in Italia, e decine di migliaia nella nostra regione, hanno dovuto chiedere aiuto per ottenere un farmaco essenziale – precisa Licata –. Eppure riusciamo a rispondere solo alla metà delle richieste che arrivano agli enti assistenziali». Si tratta di farmaci di uso comune e spesso indispensabili: analgesici, antinfiammatori, antibiotici, colliri.

«Durante le audizioni è emerso con forza un paradosso che, come istituzioni, non possiamo ignorare: mentre migliaia di persone non riescono a permettersi i medicinali di cui avrebbero bisogno, migliaia di confezioni, anche molto costose, vengono smaltite, tra l’altro a nostre spese, come rifiuti speciali – sottolinea Licata – Parliamo spesso di farmaci ospedalieri ad alto costo, forniti per cicli di terapia lunghi, che tornano indietro perché la cura viene modificata o perché il paziente, purtroppo, non riesce a completarla. Sono risorse preziose, pagate con fondi pubblici, che potrebbero invece essere reimpiegate per aiutare cittadini in difficoltà».

Il Partito Democratico ha sostenuto la legge, ricordando come si inserisca nel solco della Legge Gadda del 2016 contro lo spreco alimentare e farmaceutico. Il consigliere regionale Samuele Astuti (PD) ha parlato di un provvedimento «frutto di un lavoro condiviso», che affronta un problema concreto e urgente: «In Lombardia, a causa delle politiche sanitarie della destra, che tutelano solo chi può permettersi di pagare le cure, moltissimi cittadini sono costretti a rinunciare a prestazioni sanitarie e ai farmaci prescritti – ha dichiarato Astuti –. Questa legge interviene su un’emergenza reale e ben documentata anche dall’Istat».

Astuti ha poi ricordato la proposta di legge presentata da Pierfrancesco Majorino per garantire assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora, auspicando una rapida discussione in aula.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Novembre 2025
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